Ecco il registro per il testamento biologico

A Mirano arriva il servizio “Dat” per poter scegliere il trattamento medico di fine vita. L’Udc se ne va
Assemblea ordinaria C.A.V.V. Coordinamento delle Associazioni di Volontariato della provincia di Venezia presso l'istituto Gritti a Mestre - nella foto la presidente del C.A.V.V. Lisa Conti
Assemblea ordinaria C.A.V.V. Coordinamento delle Associazioni di Volontariato della provincia di Venezia presso l'istituto Gritti a Mestre - nella foto la presidente del C.A.V.V. Lisa Conti

MIRANO. Anche Mirano apre al testamento biologico contro l’accanimento terapeutico. Approvato dal Consiglio comunale, dopo un lungo iter in commissione e vari passaggi in aula, il regolamento che istituisce le Dat, dichiarazioni anticipate di trattamento: adesso i residenti maggiorenni potranno decidere se dare o meno il proprio consenso informato sulle scelte di fine vita, qualora fossero colpiti da malattia o incidente invalidante che non consenta loro di scegliere.

Il regolamento approvato lunedì sera dal parlamentino locale disciplina le modalità di istituzione, aggiornamento e conservazione degli atti depositati dai cittadini che vorranno esprimersi in materia. Per accogliere la loro volontà il Comune si avvarrà di un notaio, dopo la sottoscrizione di un’apposita convenzione.

Il notaio renderà questo servizio a titolo gratuito e a breve la giunta sarà chiamata ad approvare una convenzione con il Consiglio notarile di Venezia, individuando il servizio comunale competente a ricevere le richieste da parte dei cittadini. Con le Dat ogni miranese maggiorenne potrà esprimere in anticipo la propria volontà rispetto ai trattamenti medico-sanitari a cui vuole o non vuole essere sottoposto nel caso non fosse più in grado di esprimere al medico il proprio consenso o dissenso informato.

La proposta era stata portata in Consiglio dalla capogruppo della civica “Io scelgo Mirano”, Luisa Conti. Soddisfatta Maria Rosa Pavanello: «È andato tutto come previsto e il regolamento è stato adottato nella sua interezza». Ma il sindaco deve ancora una volta fare i conti con i distinguo di parte della sua maggioranza. Fiorenzo Rosteghin, Pd, è uscito dall’aula, Giorgio Babato, Udc, ha votato contro: «Dalla discussione e dagli approfondimenti avuti nelle commissioni consiliari con i funzionari e i medici del comitato etico dell’Asl 13», precisa proprio Babato, «è emerso in modo chiaro che il registro tenuto dai notai non ha valore per il Comune e le dichiarazioni rese dagli interessati non sono vincolanti per i medici. Per cui in assenza di una legge nazionale a cui é riservata la materia, pur riconoscendo la validità dell’iniziativa, il registro non può produrre gli effetti previsti».

Per i 5 stelle invece: «Prendiamo atto delle divisioni della maggioranza, di cui Babato è parte. Ma con l’approvazione delle Dat finalmente la politica miranese ha comunque fatto un passo avanti». (f.d.g.)

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