Ecco il piano per la pista ciclabilesul Ponte della Libertà
Progetto di Regione e Comune, prevede una struttura parallela al Ponte da realizzare con materiali innovativi. Prevista una spesa di venti milioni di euro, si apre la caccia ai fondi
Alcuni varchi garantirebbero l’ingresso di mezzi di soccorso dalla strada alla passerella
VENEZIA. Materiali in fibre composite per le strutture portanti e parapetti con pellicole al silicio per il sistema fotovoltaico. Questo il cuore tecnologico della passerella ciclo-pedonale che Regione e Comune vogliono fare lungo il Ponte della Libertà. Una struttura avveniristica che si affaccerà sulla laguna sud, ma che si inserisce perfettamente nel contesto del Ponte della Libertà, sostiene l'architetto Gian Paolo Mar, ideatore del progetto. «Siamo stati autorizzati dalla Soprintendenza ad annunciare che, nel complesso, il progetto va bene. Ci saranno solo dei piccoli dettagli da ritoccare». E soprattutto si cercano i fondi.
Le dimensioni.
La passerella sarà lunga 3,8 chilometri tra i Pili e Piazzale Roma. La pista ciclabile a doppio senso sarà larga cinque metri con l'aggiunta di un percorso pedonale largo due e con quattro aree di sosta con sedute, portabici, fioriere, pensiline e piccoli locali di servizio. Ai Pili, l'accesso futuro avverrà attraverso l'attuale cavalcavia di San Giuliano, dal momento che ne è previsto uno nuovo per le auto.
I costi.
Venti milioni di euro chiavi in mano, di cui tre per l'impianto fotovoltaico, che col tempo verranno ammortizzati. Ma il nodo, vista la crisi, riguarda i fondi. «Bisogna trovare i finanziamenti e far quadrare i conti - afferma il sindaco Orsoni - e capire come quest'opera può autosostenere i costi. Ma è un ulteriore simbolo di modernità per la città». In linea l'assessore regionale alle Infrastrutture, Renato Chisso: «Venti milioni sono tanti, ma la città merita quest'opera, anche per migliorare la sicurezza stradale».
I materiali.
I componenti della passerella saranno in materiali fibrorinforzati che pesano un quarto dell'acciaio, ma sono tre volte più resistenti e necessitano di pochissima manutenzione. Non ci sarà asfalto sulla pista ciclabile, ma un materiale simile a quello dei campi sportivi in sintetico. Il parapetto esterno, trasparente, sarà rivestito di una pellicola fotovoltaica al silicio inclinata di 60 gradi per un totale di 3.900 metri quadrati, mentre sul bordo del Ponte ce ne sarà una inclinata di 90 gradi per un totale di 6.600 metri quadrati. Sarà in grado di produrre 500 mila kw/ora l'anno, quindi di illuminare a costo zero il parco di San Giuliano, l'intero Ponte della Libertà e Piazzale Roma.
Più sicurezza
. Passerella e ponte saranno a tre metri di distanza tra loro, quattro invece i varchi tra le due strutture. Vi potranno transitare i mezzi di soccorso e delle forze dell'ordine in caso di incidente sul ponte.
I tempi.
«Per fare la passerella può bastare meno di un anno - garantisce l'ingegner Franco Pianon - si tratta di unire circa 300 moduli di 12,5 metri che vanno appoggiati sui piloni e incernierati tra loro. Si possono costruire anche a Marghera. Il cantiere non sfrutterebbe il ponte, bensì una chiatta che dalla laguna porterebbe tutti gli elementi». I piloni verreanno conficcati a percussione nel fondale fino a 15 metri di profondità, per la chiatta servirebbe solo l'escavo del canale adiacente.
Pedalata.
E' stata organizzata da molte associazioni mestrine per ribadire, domenica mattina, la necessità di realizzare il progetto. I ciclisti partiranno alle 9 dai quartieri mestrini e per le 11 raggiungeranno il Tronchetto.
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