«Ecco il nostro progetto una ciclabile lungo i campi»
ZIANIGO. «Un progetto semplice semplice, pronto da un secolo, eppure nessuno ci ha mai pensato prima». A proporlo in Provincia è stato lo stesso comitato Desman, stanco di sentirsi rispondere che la ciclabile non si può fare perché non ci sono i soldi. Certo, 3 milioni e 600 mila euro sono molti, troppi in periodi di vacche magre per tutti e i comuni non possono farvi fronte da soli. Ma c’è un piano B.
«Non serve interrare il canale per fare la ciclabile ma non si più restare indifferenti a guardare in attesa della strage», spiega il portavoce dei residenti Marino Dalle Fratte, «basta coinvolgere gli enti titolari del canale, in primi il consorzio. Sarebbe l’ente di bonifica stesso a realizzare la pista: c’è una legge del 1904 che prevede una servitù demaniale larga 4 metri lungo la sponda nord del canale, per la manutenzione del rio Desman. Una fascia di rispetto dove non si può costruire e dove le macchine del consorzio possono transitare, ma che potrebbe servire, in parte, anche per realizzare la ciclabile. Basterebbero due metri, lasciando gli altri due al demanio e senza toccare la strada. Il consorzio pare disposto a procedere se i comuni e la Provincia daranno l’ok: poi basterà intimare ai pochi privati che hanno costruito abusivamente in questo spazio a indietreggiare la loro proprietà. Costi abbattuti, nessun problema idraulico, soluzione a portata di mano nel rispetto del canale e del graticolato romano. Sembra impossibile che una via d’uscita a una situazione di reale pericolo per tutti debba arrivare dai cittadini, con fior di politici e tecnici pagati per farlo».
Venerdì, oltre al presidio annunciato al Giro d’Italia, una delegazione del comitato incontrerà la Provincia: a convocarla lo stesso commissario di Ca’ Corner, Cesare Castelli, che ha scritto al comitato per invitare i residenti a una condivisione del nuovo progetto stradale. (f.d.g.)
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