Ecco i gruppi di vigilanza per battere ladri e pusher
MIRA. Partono a Mira i gruppi di vicinato nell’area di Gambarare per combattere la microcriminalità dilagante e i furti. Saranno piazzati come deterrenza contro i ladri anche una serie di cartelli autorizzati dal Comune che indicano la presenza attiva nell’area dei gruppi stessi. Una esperienza che a breve potrà essere replicata in tutte le altre frazioni del Comune più popoloso della Riviera. Di fatto due gruppi di 25 persone ciascuno controlleranno un territorio circoscritto grazie a continui scambi di messaggi sui cellulari e sistemi di telecamere private.
A dare il beneplacito a una iniziativa che si distanzia in modo significativo dall’esperienza delle ronde è stato l’altra sera, durante un’affollata assemblea nella sala parrocchiale di Gambarare, il sindaco Alvise Maniero.
Maniero ha spiegato che pur sostenendo l’iniziativa non potrà finanziarla a causa della carenza di fondi. Con il sindaco all’assemblea c’era anche il comandante dei carabinieri di Mira, il tenente Marco Quercig, e il comandante della polizia locale, Mauro Rizzi.
«Nei mesi scorsi - spiegano Daniele Ferrante, Simone Fecchio e Denis Gennari - in quest’area abbiamo subìto decine e decine di furti. Abbiamo deciso che così non poteva più continuare e dovevano essere più attivi come comunità ed evitare cioè che dei malintenzionati agissero contro le nostre famiglie. Per questo due gruppi attivi di 25 persone segnaleranno di volta in volta alle forze dell’ordine movimenti di persone sospette nella nostra località ad ogni ora della giornata. Ecco che così, che oltre ai ladri avranno vita dura anche falsi tecnici, truffatori, spacciatori, sbandati molesti, e ragazzini in vena di vandalismi, che verranno tutti segnalati ai carabinieri di Mira e ai vigili urbani, dal coordinatore del gruppo».
Certo le limitazioni alle segnalazioni ci saranno. «Sarà rigorosamente tutelato il rispetto della privacy- dicono gli organizzatori dei gruppi – e non saranno segnalati per esempio coppie di fidanzatini o l’amante del vicino o un semplice diverbio famigliare». Gli organizzatori così dopo aver presentato la conclusione del progetto iniziato nell’estate scorsa, con la raccolta di oltre 400 firme, hanno spiegato che è prevista l’installazione di cartelli e segnali identificativi dei gruppi, nella zona di Gambarare. Il costo dei cartelli di 700 euro se lo sono accollati gli stessi residenti.
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