Ecco i custodi della laguna per fermare l’interramento

San Giuliano, in sopralluogo per misurare i fondali e suggerire dove intervenire I varchi ostruiti del ponte della Libertà impediscono circolo e ricambio d’acqua 
Nei giorni scorsi prima uscita in laguna dei volontari della Consulta della Laguna Media. Hanno cominciato il lavoro di rilevamento dei fondali e della torbidità dell’acqua della laguna, davanti al parco di San Giuliano, utilizzando due imbarcazioni a motore e una a remi e strumenti di misurazione autocostruiti, oltre a un ecoscandaglio.


«Il lavoro ha preso tutta la mattinata e ora i dati raccolti saranno elaborati per renderli confrontabili con le battimetrie esistenti e poter quindi controllare gli eventuali scostamenti avvenuti nel tempo», spiega Paolo Cuman, consigliere della Canottieri Mestre e del Polo nautico di San Giuliano e consigliere municipale che ha spinto per la nascita di questi volontari, “custodi della laguna” , che si mobilitano per dare una mano a quanti devono intervenire contro l’interramento di vari tratti di laguna tra Mestre e Venezia a causa del mancato scambio idrico conseguente alla chiusura dei varchi del ponte della Libertà, che ostruiti da detriti e conchiglie stratificate, impediscono il circolo dell’acqua e causano anche fenomeni di anossia. Mercoledì prossimo, tempo permettendo, i volontari hanno in programma una nuova uscita.


«Non appena avremmo acquisito dati significativi sarà nostra cura renderli di pubblico dominio e produrre ulteriori ipotesi di lavoro». Un aiuto anche al Provveditorato alle opere pubbliche, l’ex magistrato alle acque, che ha promesso di intervenire su cinque varchi, all’altezza dei cannoni del ponte, in direzione del Tronchetto. Per ora si è mossa solo Rfi che ha avviato i cantieri da 500 mila euro e che dureranno fino a fine anno per un intervento su tre varchi del ponte ferroviario, ostruiti dopo i Pili all’inizio del ponte della Libertà.
(m.ch.)


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