Ecco come sostituire 300mila infissi in città

In centro storico ci sono circa 2 mila edifici notificati dalla Sovrintendenza e altri 20mila sotto tutela ambientale; in totale gli infissi da riparare o sostituire sono almeno 300mila. Recuperare o sostituire le finestre di casa? Una scelta che in una qualsiasi città sarebbe di natura puramente economica ma che nel capoluogo lagunare spesso si complica maledettamente, anche se in alcuni casi, come per i nuovi serramenti del Fontego dei Tedeschi in ottone brunito si fa a volte un’eccezione. Venezia è una città unica e anche i serramenti debbono esserlo. Tra vincoli architettonici, permessi della Sovrintendenza, necessità di preservare la facciata storica di un palazzo ed avere dall'infisso anche le necessarie caratteristiche di coibentazione ed isolamento all'avanguardia non è semplice, ma nemmeno impossibile, basta trovare l'artigiano giusto.
Per fare il punto della situazione e capire come tradizione negli infissi e tecnologia possono allearsi per salvaguardare le facciate storiche e alleggerire il caro bolletta del riscaldamento, la Confartigianato San Lio ha organizzato oggi alle 16.30 al Centro Artigianelli in Campo S. Agnese (Dorsoduro 909/A) un interessante convegno sul “compromesso”, ovvero su come mettere mano a infissi e serramenti nel rispetto della normativa e dei vincoli architettonici ottenendo però un netto miglioramento delle prestazioni energetiche dell'edificio. A fare il punto della situazione sarà dunque l'incontro dalla Confartigianato. Relatori saranno Damiano Nardin, serramentista artigiano e presidente settore Legno Confartigianato Venezia, Francesco Trovò architetto per la Soprintendenza Venezia e Laguna, Antonio Girello, architetto Vice Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Venezia e Alberto Marasca, ingegnere responsabile di Laboratorio Experimentations s.r.l.
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