E' scontro sulle bare di cartone
Ricorso alla polizia mortuaria contro l'utilizzo delle casse ecologiche

A fianco le bare ecologiche in cartone per la cremazione utilizzate dall’impresa Pagliarin Nella foto in basso un funerale al cimitero di San Michele
Sulle casse da morto ecologiche è scontro tra imprese funebri. Proprio mentre la ditta Pagliarin di Venezia si apprestava a trasferire dalla camera mortuaria dell'Ospedale Civile al cimitero di San Michele la prima salma in una bara di cartone, altre imprese si sono rivolte alla Polizia mortuaria chiedendo di avviare accertamenti sulla procedura, non ritenendola idonea alle normative.
Ieri a San Michele si sono svolti i funerali di un'anziana che ha scelto la cremazione, e i parenti si sono affidati alla Pagliarin di Cannaregio accettando la proposta di utilizzo delle nuove bare di cartone, ecocompatibili e in teoria meno costose. Lunedì scorso, durante una riunione indetta dal Comune per gli addetti ai lavori, Ca' Farsetti aveva annunciato una nuova normativa in merito alle cremazioni, ipotizzando l'uso di bare in cartone che risultino meno inquinanti all'atto della cremazione delle salme. E la Pagliarin, avendone già alcuni modelli in casa, ha colto la palla al balzo anticipando i tempi. «E' proprio su questo che ci stiamo muovendo assieme ad altri colleghi - sostengono dalle onoranze funebri Santa Barbara di Mestre - Non smentiamo ciò che ha chiesto il Comune, ma è la procedura avviata dalla Pagliarin che non quadra. L'assessore all'Ambiente Bettin ha fatto delle ipotesi, ma non essendoci norme in merito, i colleghi veneziani non potevano fare il funerale trasferendo la salma già in una bara di cartone, e dovevano attenersi ai regolamenti. Solo Veritas può utilizzare quelle casse, ma per le esumazioni. Oltretutto, la riunione che si è svolta lunedì era riservata agli operatori del settore, e nulla doveva emergere in merito ai temi trattati. Finché il Comune non dirà come vanno modificate le procedure, si continuerà con l'utilizzo delle bare classiche in legno». La Pagliarin ieri ha comunque completato le pratiche e il trasferimento a San Michele per la cerimonia. La salma dell'anziana è stata ospitata da una bara in cartone, coperta con alcuni drappi per ornare il contenitore e farlo sembrare più realistico, nonché per proteggerlo da eventuale pioggia, l'unico vero nemico del cartone, a parte il limite di 100 chili per il peso dei defunti. Un po' stupito, per la protesta, era ieri proprio Bettin. «Sinceramente non credo che ci sia nulla di irregolare in quanto fatto dalla Paglairin - osserva - Parliamo di bare in commercio dal 2007, cioè da quando il loro utilizzo è stato previsto dallo stesso ministero competente in materia. Ho chiesto tuttavia alla Polizia mortuaria che vengano fatte delle ulteriori verifiche, ma la questione è chiara». Sulla filosofia delle richieste fatte alle agenzie di onoranze funebri, Bettin aggiunge che «il lavoro avviato ha il semplice scopo di essere condiviso da tutti gli attori di questa vicenda. Il nostro obiettivo è solo quello di ridurre l'impatto ambientale della combustione delle casse di legno rivestite con vernici speciali oppure di particolari addobbi che queste stesse contengono». L'aumento dei costi di cremazione? Si era fermi al 1998, e comunque le tariffe rimangono inferiori a quelle di molte altre città».
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