È partita la corsa ai defibrillatori. «Costo a carico delle associazioni»
MESTRE. Serviranno a garantire sicurezza e tempestività dei soccorsi ma l’installazione dei defibrillatori negli impianti sportivi e nelle palestre scolastiche si sta rivelando un rebus per le associazioni sportive dilettantistiche che, come recita la legge, dovranno dotarsene entro la fine di giugno.
Chi li pagherà? A Venezia il costo degli apparecchi sarà a carico delle stesse associazioni. In città sono coinvolte più di trecento associazioni anche se quelle che svolgono attività sportiva con ridotto impegno cardiocircolatorio (ad esempio le bocce) sono escluse. A ribadire che la spesa dei defibrillatori sarà a carico delle associazioni è il presidente (lista Brugnaro) della commissione consiliare che si occupa di Sport, Matteo Senno. «L’amministrazione è al lavoro per aiutare le associazioni a formare il personale», dice Senno, «e stiamo lavorando con alcune istituzioni per poter fare dei corsi gratuiti. Però il costo dei defibrillatori sarà a carico delle associazioni che, nel caso di uso comune di una palestra o di un palazzetto, si potranno mettere insieme per l’acquisto».
Con l’obiettivo di fare il punto della situazione l’amministrazione convocherà un incontro con tutte le associazioni interessate entro la fine del mese prossimo. I tempi però sono stretti perché - se non vi saranno ulteriori deroghe - entro la fine di giugno tutte le associazioni dovranno avere le carte in regola. Alcune restano in attesa per capire come muoversi, altre invece si sono mosse quanto meno per la formazione del personale. Il decreto Balduzzi prevede infatti che debba essere garantita la presenza di almeno una persona formata e idonea all'utilizzo del defibrillatore, sia durante le gare sia durante gli allenamenti. La Uisp - che riunisce oltre 110 associazioni sportive del Comune - ha già promosso un corso, tenuto da operatori dell’Asl 12, al quale hanno partecipato 130 persone pagando 70 euro ciascuna.
«Il vero problema però», spiega Paolo Peratoner, presidente Uisp di Venezia, «riguarda l’acquisto dei defibrillatori. Il costo medio è di circa mille euro: per molte associazioni sportive è una spesa importante. È vero, le società che usano gli stessi spazi si potrebbero coordinare, ma ci vorrebbe la regia del Comune».
Alcune amministrazioni comunali più piccole, fanno sapere della Uisp, sono andate incontro alle società acquistando o dando un contributo per i defibrillatori. Ma in città, con centinaia di associazioni e decine tra palestre e strutture sportive, si tratterebbe comunque di una spesa di decine di migliaia di euro. Dalla Uisp, sempre con Peratoner, arriva un suggerimento: «Alzando anche di soli 50 centesimi la tariffa oraria per l’utilizzo di una palestra o di un palazzetto», dice, «il Comune potrebbe recuperare i soldi per acquistare in una sola volta tutti i defibrillatori, così da poter spuntare anche un prezzo migliore».
E in questo modo il costo dell’installazione degli apparecchi verrebbe spalmato su tutte le associazioni sportive della città. Nel frattempo alcune associazioni si sono prese avanti partecipando al bando della regione Veneto che ha messo a disposizione dell’Asl 12 la somma di 15 mila euro da impegnare per l’acquisto dei defibrillatori, garantendo un contributo massimo di 300 euro per ogni associazione che ne ha fatto richiesta. Sono quindi cinquanta le associazioni che, partecipando al bando dell’Asl 12, hanno ottenuto i finanziamenti che permetteranno di coprire almeno una parte delle spese.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia