È morto Ugo Riccarelli, il Campiello perde uno dei finalisti
VENEZIA. È morto lo scrittore Ugo Riccarelli, aveva 59 anni. Nato a Ciriè (Torino), con il romanzo «Il dolore perfetto» vinse il Premio Strega nel 2004. A settembre lo attendeva la finalissima del premio Campiello: si presentava con «L’amore graffia il mondo». Nato in una cittadina del torinese da famiglia toscana, Riccarelli si sposta a Pisa, dove per 16 anni si occupa di teatro e lavora all’ufficio stampa del Comune. È a Pisa che scrive i primi quattro romanzi («Le scarpe appese al cuore», «Un uomo che forse si chiamava Schulz», «Stramonio» e «L’angelo di Coppi»).
Nel 2002 si trasferisce Roma, dove collabora col teatro di Roma ed è un ghost writer di Walter Veltroni, per il quale ha ricordato in più occasioni di aver anche scritto lettere al Papa. Sono gli anni delle collaborazioni cn i grandi quotidiani e i settimanali (da La Repubblica a Il Sole 24 Ore e Il Corriere della Sera, da Diario a Grazia). Nel 2004 diventa il 58esimo premio Strega con «Il dolore perfetto», la storia delle famiglie Bartoli e Bertorelli nell’Italia a cavallo delle due guerre mondiali. Scrittore acuto ed elegante, Riccarelli è stato un intellettuale vero.
Il Campiello deciderà cosa fare nelle prossime ore. È la prima volta che capita nella storia del premio Campiello che un autore finalista muoia prima della serata finale come è drammaticamente accaduto con Ugo Riccarelli. Per questo nelle prossime ci sarà una riunione del comitato di gestione del premio, con il presidente di Confidustria Veneto e del premio Roberto Zuccato e con il presidente del Comitato di Gestione Piero Luxardo, per decidere cosa fare in merito al romanzo L'amore graffia il mondo, se considerarlo ancora in corsa o meno in vista della finale del 7 settembre alla Fenice di Venezia.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia