È morto Gavagnin il Veneto orientale nelle sue fotografie
PORTOGRUARO. Per trent’anni con le sue immagini ha raccontato il Veneto orientale sulle pagine de “La Nuova di Venezia e Mestre”. Dalla cronaca nera al costume alle grandi manifestazioni: non c’era vicenda in cui non fosse presente con la sua macchina fotografica al collo, per immortalare quanto accadeva.
Il mondo del giornalismo piange la scomparsa di Francesco Gavagnin. Il decano dei fotografi del Veneto Orientale è venuto a mancare all’età di 61 anni. Stavolta, purtroppo, la sua forte tempra nulla ha potuto contro i problemi di salute che lo affliggevano da tempo.
Portogruarese doc, Francesco Gavagnin era nato e vissuto in riva al Lemene. Molti anni fa aveva gestito, insieme alla moglie Edoarda, una tabaccheria nel centro della città. Il suo grande amore, però, era la fotografia. Ne aveva fatto un lavoro, che ha sempre svolto con serietà, professionalità e instancabile dedizione. Ma per lui la fotografia, prim’ancora che un lavoro, era sempre rimasta la grande passione di una vita. Francesco Gavagnin aveva iniziato a lavorare come fotografo a cavallo tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Prima al Messaggero Veneto, poi una breve parentesi al Gazzettino, per approdare quindi a metà degli anni Ottanta a La Nuova Venezia, allora da poco apparsa nel panorama dell’informazione locale. Da allora “Kekko”, come era conosciuto da tutti gli amici, non ha mai lasciato il nostro giornale.
Nel Veneto Orientale era conosciuto da tutti: stimato per la sua professionalità nel mondo della fotografia, ma anche apprezzato per il suo carattere ironico e amichevole. Amava stare in compagnia con i tanti amici e non perdeva occasione per intrattenerli con una delle sue argute battute.
Ieri, non appena si è diffusa la notizia della sua scomparsa, sono stati molti gli attestati di stima e affetto arrivati dal mondo del giornalismo. «Ci ha lasciato un fotogiornalista di razza», ha commentato Andrea Merola, presidente del Gruppo di specializzazione dei giornalisti dell’informazione visiva del Veneto. È toccato a lui esprimere il cordoglio di tutti i colleghi fotogiornalisti. «Fotogiornalista di razza, Francesco era un segugio dell’informazione, nella sua area del Portogruarese, trascorrendo più tempo sul suo fuoristrada, attrezzato di tutto il necessario per il lavoro anche quando non esistevano tom tom e telefonini, che a casa», ha detto Merola. «Voglio ricordare anche la sua ostinata, puntuale difesa della dignità della professione di fotoreporter. Un abbraccio alla moglie Edoarda e alle figlie Chiara e Mariangela». I funerali di Francesco Gavagnin si svolgeranno mercoledì alle 10.30 nel Duomo di Portogruaro. Nella stessa chiesa domani alle 19 sarà recitato il Rosario. Alla moglie Edoarda e alle figlie Mariangela e Chiara le condoglianze e la vicinanza dei giornalisti, dei collaboratori e dei fotografi de la Nuova di Venezia e Mestre.
Giovanni Monforte
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