E' morto Bortolussi, segretario della Cgia Mestre. Zaia: "Se ne va un vero veneto"
MESTRE. È morto sabato sera all’ospedale di Padova Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre.
Bortolussi, deceduto a causa di una malattia che lo aveva colpito da alcuni mesi, aveva 67 anni.
«Abbiamo perso un veneto vero, se ne va un pezzo della nostra recente storia regionale», è il commento del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. «Un uomo forte, determinato, scrupoloso negli approfondimenti di temi ai quali dedicava molto più che un normale interesse professionale, a difesa di quel sistema economico ed imprenditoriale che ha fatto la storia del Nordest - prosegue Zaia -. Ma anche un avversario leale, una persona con la quale, pur da posizioni diverse, ho avuto modo di confrontarmi in modo corretto e costruttivo». «A lui in particolare si deve la creazione di quell’ufficio studi - sottolinea il presidente - che da oltre vent’anni, attraverso attente analisi e puntuali accertamenti, fornisce preziosi elementi di valutazione sugli scenari economici, sull’azione dello Stato e dei governi in materia economica, fiscale e produttiva. Un laboratorio che in questi anni ha prodotto indagini e statistiche libere, oggettive e sempre più autorevoli, offrendo chiavi di lettura di fenomeni che hanno caratterizzato la vita politica del nostro Paese».
«A titolo personale e a nome della Regione del Veneto - conclude Zaia - porgo alla famiglia le più sentite condoglianze per la dolorosa e prematura perdita che ha subito».
Nato a Gruaro (Ve) il 4 agosto 1948, Bortolussi dal 1980 era alla guida dell’Associazione degli artigiani di Mestre.Con l’istituzione dell’Ufficio studi della CGIA, a partire dagli anni ’90 è diventato uno dei maggiori esperti a livello nazionale delle tematiche legate al Nordest, al fisco e alla piccola e micro impresa.
Tra il 2005 e il 2010 è stato Assessore al Commercio del Comune di Venezia nella Giunta guidata da Massimo Cacciari. Nel 2010 ha partecipato alle elezioni regionali in Veneto in qualità di candidato presidente della coalizione di centro-sinistra.
Lascia la moglie, Mara, e le figlie Valentina, Gaia e Martina.
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