È morto Bandiziol, il capo dei pompieri

L'"angelo del fuoco" ha lottato anni contro la malattia. Non ci sarà il funerale, i colleghi lo ricorderanno fra un mese con un’iniziativa
VATRELLA - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - BANDIZIOL GIORGIO CAPO DISTACCAMENTO PORTOGRUARO
VATRELLA - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - BANDIZIOL GIORGIO CAPO DISTACCAMENTO PORTOGRUARO

PORTOGRUARO. Ha dato disposizione che alla sua morte i suoi colleghi lo celebrassero con un’iniziativa a un mese dalla sua dipartita, un ritrovo dove ricordarlo tra un calice in suo onore, e un piatto tipico con il solo scopo di rinverdire la vecchia compagnia.

E ha pensato a loro, ai suoi compagni di viaggio nel lavoro, fino all’ultimo secondo Giorgio Bandiziol: quel momento di lasciare questa vita è purtroppo arrivato, a tre anni dalla scoperta della sua malattia. Il capo distaccamento dei vigili del fuoco di Portogruaro è morto ieri mattina, attorno alle 8, circondato dall’affetto del suoi cari nella bella abitazione di Borgo San Nicolò.

Aveva 58 anni. Lascia nel dolore i pompieri, i suoi amici della Protezione civile, la moglie e numerosi altri parenti. La sua generosità, la sua lezione di vita rimarranno ai posteri. Era donatore Avis e nel 2012 ha tagliato il prestigioso traguardo delle 100 donazioni. Nel 2015 i colleghi lo hanno premiato conferendogli un riconoscimento speciale per gli oltre 30 anni di carriera nel corpo dei vigili del fuoco.

Anche il Comune di Portogruaro lo ha celebrato con un riconoscimento. Aveva iniziato come tutti i pompieri, alle Capannelle di Roma, nella scuola centrale antincendio, dove aveva brillantemente superato i test attitudinali.

Persona competente, molto coraggiosa, infondeva nei colleghi un grande carisma. I pompieri che lavoravano con Bandiziol erano sempre motivatissimi.

«Abbiamo imparato», ha detto ieri un suo collega in lacrime, «lo spirito di squadra, l’abnegazione al lavoro, e soprattutto l’umanità. Era un piacere andare a lavorare, quando c’era lui. Anzi, non vedevi l’ora di tornare, per poter lavorare fianco a fianco. Il turno di 12 ore, con lui, sembrava durare 5 minuti».

Detiene ancora oggi il record di scalata più veloce, 51 secondi, stabilito negli anni Ottanta nel distaccamento di viale Isonzo a Portogruaro. Il video di quell’impresa è stato visionato da oltre 170mila persone su Facebook.

Non c’è persona che a Portogruaro non abbia conosciuto Giorgio Bandiziol, l’angelo del fuoco. Non ci saranno funerali, ma solo un momento di preghiera in privato in modalità riservate che lo stesso capo distaccamento dei pompieri ha stabilito.

Tra un mese invece verrà dato seguito alle sue volontà, con questo ritrovo tra i vigili del fuoco portogruaresi e non che hanno lavorato a stretto contatto con lui. La città di Portogruaro perde una figura carismatica, che si faceva ben volere dalla popolazione. Lui ricambiava. Il suo ricordo resterà scolpito nella memoria della cittadinanza davvero per sempre.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia