È morto a 69 anni il “Professore”

Addio a Roberto Cecchinato, resterà per sempre “il Professore”. A 69 anni l’ex docente di matematica al liceo scientifico Galilei di San Donà, vice preside, più volte assessore al bilancio, poi vice sindaco e presidente del Consiglio comunale, tra i dorotei nella Dc e tra i fondatori di An, Cecchinato si è spento serenamente e in preghiera all’ospedale di San Donà a causa di una grave malattia che in un mese lo ha portato via all’affetto dei suoi cari e dei tanti sinceri amici. Sposato con Graziella Favaro, storica docente di inglese al liceo scientifico assieme al marito, aveva un figlio, Luca, ingegnere di 42 anni a lui tanto legato.

Una bella famiglia, unita e rispettata. Il professor Roberto era “figlio d’arte”, la mamma Ofelia, originaria di Venezia come tutta la famiglia, era stata per decenni la maestra di Torre di Fine e Revedoli a Eraclea, morta a 87 anni. Uomo dalla tempra fortissima, la battuta sferzante e la grande cultura personale, oltre che professionale, aveva una condotta specchiata e un solido rigore morale. Da assessore era stato protagonista per la precisione e la capacità di tenere saldamente le leve del bilancio. Ieri sono giunte le condoglianze del sindaco Andrea Cereser e del’amministrazione, poi dell’ex assessore Alberto Schibuola e di tanti ex amministratori che avevano lavorato con lui.

Cecchinato si era laureato a 22 anni all’Università di Padova, un prodigio a quei tempi, e poi aveva adempiuto l’obbligo del militare nell’artiglieria da montagna, brigata Julia, prima sottotenente e promosso negli anni fino al grado di maggiore, con i tanti richiami che aveva rispettato anche quando ormai era docente e padre di famiglia. Ma Cecchinato era stato soprattutto un maestro di vita per tante generazioni di studenti che da lui avevano appreso la matematica e la fisica e si erano appassionati allo studio. I funerali saranno celebrati nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, lunedì alle 15. Sarà sepolto indossando l’amata divisa di militare dell’artiglieria da montagna.

Giovanni Cagnassi