E le lucciole si spostano quasi in centro

Santa Maria di Sala. Le prostitute arrivano alle otto di sera e sbaraccano alle tre del mattino. La rabbia dei residenti

SANTA MARIA DI SALA. Fervono i lavori per aprire la nuova rotonda Speedline a Santa Maria di Sala e le prostitute si spostano. In questi giorni per chi si trova a passare lungo la regionale 515, all’altezza dell’intersezione con via Salgari, troverà un grande cantiere a cielo aperto, una parte di strada interrotta, barriere artificiali in mezzo alla carreggiata e gli operai che lavorano a spron battuto per consegnare in tempo i lavori.

Un incrocio questo, dedito alla prostituzione. Già mesi fa i residenti si erano lamentati per la presenza delle “signorine” sotto casa. Ma ora, con i cantieri in corso, con la strada semi interrotta, anche le prostitute sono corse ai ripari e hanno deciso di spostarsi tutte quante, sempre lungo la regionale, ma più vicino al centro del paese, nel tratto che va dal distributore Q8 fino allo svincolo per Sant’Angelo.

Un tratto di poche centinaia di metri dove l’altra sera di donne se ne contavano ben sette. Fino a qualche tempo fa c’era anche un trans. Oltre a quella che stava per essere “scaricata” da un facoltoso cliente. E le vedi le prostitute sostare nel mezzo del ciglio della strada. Arrivano alle otto di sera e sbaraccano alle tre del mattino. Quando va “bene” sbaraccano alle cinque, quando i primi operai cominciano ad arrivare. Le vedi in piedi, sedute sui marciapiedi, e prima che partissero i lavori per la rotonda le vedevi anche sedute sulle murette delle case, davanti le cucine dei residenti, nell’attesa che qualche cliente accosti. Tutte africane, si sono divise le zone, anche se ora si sono dovute arrangiare in quel tratto di strada che sta diventando simile al Terraglio.

C’è la riccia che canta, la piccola e mora che siede a fare picnic con l’amica in piena notte. C’è quella che cammina avanti e indietro, quella che saluta tutti, quella che fa versi strani mostrando le parti del corpo. Poi c’è qualche automobilista che suona, qualche camionista che si ferma, qualche Suv che le carica e alle 23 c’è quel solito furgone bianco, sporco fuliggine, che sosta nel distributore di benzina all’incrocio con via Rivale e che carica e scarica le donne. Per la durata dei lavori i residenti di via Salgari hanno respirato, ma tra poco la rotonda sarà aperta e c’è da aspettarsi che le prostitute si riprendano il posto. «Prostitute sotto casa», avevano denunciato gli abitanti della via, «sembra una sagra, consumano birra e pizza sulle nostre murette, auto che suonano, urla, canti e grida fino alle tre del mattino. Ormai non se ne può più».

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