«È l’Asl 9 a bloccare il distretto»
MOGLIANO. Gris, cittadella della salute a rischio, il comitato lancia l’allarme: «All’Asl 9 ci sono molti funzionari che remano contro». A denunciare l’ostracismo dell’azienda sociosanitaria è Corrado Tegon, ex sindaco moglianese che assieme ad Agostino Zanardo ed Emilio Tessarin da anni si sta battendo per la causa. Ad ostacolare il trasferimento in via Torni del distretto sociosanitario, attualmente ospitato nel vecchio stabile di piazza Donatori di Sangue, sarebbero gli interessi e gli investimenti “trevisocentrici” dell’Asl 9. «La prima cosa che ci hanno detto nell’ultimo incontro», conferma Stefano Canella, consigliere comunale che sta seguendo da vicino questa difficile vertenza, «riguarda la grande esposizione economica dell’azienda sociosanitaria e l’investimento da 250 milioni di euro (di cui 126 pubblici) nella cittadella della salute vicino al Ca’ Foncello». L’ipotesi di trasferire l’attuale distretto di piazza donatori di Sangue in via Torni, punto qualificante del programma dell’attuale sindaco Carola Arena, aveva come obiettivo proprio quello di fermare questa emorragia dei servizi.
Dopo il clamoroso fallimento dell’istituto Gris, con gran parte del patrimonio che oggi è destinato a finire all’asta, anche questo proposito sembra destinato a subire un epilogo analogo. Non è che l’ipotesi di prendere in affitto parte delle barchesse del Gris per dare spazio ai servizi dell’azienda sociosanitaria rischi di fallire? Se lo si chiede, fuori microfono, al capogruppo del Pd in Consiglio comunale Jacopo Gerini si ottiene una risposta affermativa. «Il direttore Benazzi», riferisce l’ufficio stampa dell’Asl 9, «attende il prossimo incontro e poi parlerà con la stampa riguardo al Gris». A novembre si è aperto un tavolo tecnico con cadenza quasi settimanale, a febbraio si sono svolti un incontro pubblico e un Consiglio straordinario sul tema, nei giorni scorsi Benazzi ha incontrato sia il sindaco Carola Arena che i rappresentanti del comitato.
Matteo Marcon
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