È Daniela la “martellacense dell’anno”

La mamma di Giovanni, vinto dalla leucemia a 7 anni, ha fondato un’associazione dedicata al figlio

MARTELLAGO. Daniela Buranello è il “Cittadino martellacense dell’anno”. Il premio le sarà conferito oggi alle 14.30 all’interno di un’iniziativa organizzata negli stand della Mostra del radicchio tardivo. La donna è presidente dell’associazione onlus “Il sorriso di Giovanni” e l’assegnataria Pro.Martellago ha deciso di premiarla «perché è riuscita a far “rinascere in un’altra dimensione” il suo piccolo Giovanni, mancato a 7 anni, grazie al suo impegno a favore dei bambini ricoverati nelle Oncoematologie pediatriche. Daniela è un esempio per tutto il nostro Paese in quanto ha saputo trasformare il dolore per la perdita del figlio in solidarietà ed aiuto agli altri attraverso dei progetti concreti».

Giovanni è mancato nel luglio del 2015 dopo essere stato colpito dalla leucemia e, nonostante suo fratello Giacomo gli avesse donato il midollo, regalandogli così altri mesi di vita, il suo cuore ha smesso di battere.

Il bambino aveva iniziato la sua partita contro la malattia poco prima di compiere tre anni. Seguirono due anni di terapie tra Padova e Treviso, poi sembrava che tutto andasse per il meglio, che le cure avessero il loro effetto. Invece si era ancora in pieno calvario. A gennaio 2014 una tosse insistente aveva insospettito i genitori, con il ricovero alla Città della Speranza a Padova e una nuova battaglia da affrontare. La speranza era legata al trapianto di midollo.

I genitori, assieme all’Admor di Treviso, avevano in più occasioni lanciato appelli per sensibilizzare alla donazione delle cellule staminali emopoietiche.

Ad aprile 2014 il Mogliano Rugby, in occasione della sfida del campionato Eccellenza contro il Lazio Rugby, era sceso in campo con uno striscione per Giovanni e un’iniziativa per spronare alla donazione. Gli appelli avevano portato a un aumento delle richieste per sottoporsi al test per determinare la tipizzazione del midollo, primo passo per un’eventuale donazione. Ma tutto è stato vano. E la mamma si è data molto da fare per l’associazione che porta il nome di Giovanni; si stanno realizzando due opere all’interno del reparto Oncoematologie pediatriche di Padova, ovvero un acquario e la fornitura di materiale didattico per le attività scolastiche, dalle elementari alle superiori svolte dentro l’ospedale.

«Daniela è l’esempio di mamma», scrivono gli assegnatari, «che si adopera a sostegno di tante altre mamme che soffrono e lottano per i propri bambini, a cui è stato assegnato un grave fardello nelle malattie e nelle avversità della vita».

Alessandro Ragazzo

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