Dwayne Wade, dall’Nba al Lido per il matrimonio del padre
LIDO. Hanno scelto l’Excelsior di Venezia per il rinfresco di matrimonio. Ma gli occhi di tutti erano puntati sul figlio dello sposo. Può succedere se il ragazzo si chiama Dwyane Wade ed è uno dei cestisti più famosi del pianeta.
La cerimonia, blindatissima, si è svolta nel beach bar dell’hotel nella spiaggia del Lido. Poi gli invitati, poco meno di cinquanta persone, si sono trasferiti al primo piano dell’albergo per proseguire i festeggiamenti nel blue bar e godersi la cena. Pare che Venezia sia particolarmente apprezzata dalla famiglia Wade. Nel 2013, Dwyane aveva trascorso nella città lagunare un paio di giorni insieme alla sua compagna Gabrielle Union, diventata poi sua moglie. Gabrielle era infatti l’attrice protagonista del cortometraggio “The Door”, inserito nel Festival di Venezia nella categoria “Giornate degli autori-Venice day”. Alla Mostra del Cinema si era però vista solo Gabrielle, Dwyane era infatti rimasto in albergo per non rubare la scena alla sua futura moglie. Ci ha provato anche stavolta a non rubare la scena: fino all’ultimo nessuno sapeva se il campione Nba si sarebbe presentato al matrimonio del padre, Dwyane Wade Senior. Poi la superstar ha fatto il suo ingresso e gli occhi di tutti si sono focalizzati sulla storica guardia dei Miami Heat. Chi segue l’Nba e conosce la biografia di Dwyane sa che il giocatore non sarebbe mancato per nessun motivo al matrimonio del padre. Suo papà, infatti, è anche stato il suo primo coach: ogni giorno lo motivava, gli diceva di lavorare duro che poi le soddisfazioni sqarebbero arrivate. Dwyane ha un talento purissimo e nel 2003 ha fatto il suo esordio in Nba con i Miami Heat. Ci resta per 11 stagioni e vince 3 titoli. Per i tifosi è uno dei giocatori più forti degli ultimi vent’anni. Miglior marcatore della storia dei Miami Heat, nel 2006 diventa Mvp (miglior giocatore) delle finali Nba, nel 2010 èo Mvp dell’All Star Game. Ieri era all’Hotel Excelsior di Venezia per festeggiare il matrimonio di suo padre, ma gli occhi erano ancora una volta tutti per lui. —
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