Dvorak, Verdi, Rossini e Puccini per il Capodanno della Fenice
VENEZIA. Un secolo di musica per festeggiare l'arrivo del 2016: la proposta del teatro La Fenice, che il primo gennaio sarà per il tredicesimo anno in diretta tv (Rai1 dalle 12.20, in replica su Rai5) con il tradizionale concerto di Capodanno. Il teatro veneziano vedrà il ritorno sul podio del maestro James Conlon, affiancato dal soprano Nadine Sierra e dal tenore Celso Albelo. Prima parte orchestrale, con l'ottava sinfonia di Dvorak, poi spazio al melodramma, con Verdi, Rossini Puccini.
«Chiuderemo in pareggio anche il 2015». Il sovrintendente della Fenice, Cristiano Chiarot, anticipa così il dato sulla chiusura d'esercizio di quest'anno del teatro veneziano, in occasione della presentazione del tradizionale concerto di Capodanno.
«Abbiamo fatto una variazione di bilancio - ha spiegato - laddove il Comune di Venezia era impossibilitato a coprire la cifra di finanziamento in contanti; ci ha dato un immobile, l'ex liceo Severi del Lido, che abbiamo messo a patrimonio disponibile e che quindi servirà a coprire la mancata contribuzione finanziaria e sarà sicuramente messo in uso per vendita nei prossimi anni, tenendo conto delle attività, come quelle sportive, che sono già presenti in quell'area. Lo spazio è molto, quindi possiamo trovare una soluzione che ci permetta di mantenere lì le presenze sociali: ne stiamo parlando con gli uffici comunali, anche se non c'è ancora una decisione precisa».
Chiarot ha ricordato che il Comune ha assegnato alla Fenice anche uno spazio alla Giudecca, attualmente utilizzato come archivio comunale, affiancato agli spazi già utilizzati dal teatro come falegnameria e laboratorio: «Questo - ha detto Chiarot - ci permetterà di allargare le nostre lavorazioni per la costruzione di scene». Quanto al resoconto 2015, il sovrintendente ha affermato: «La stagione è andata molto bene, con un incremento di ricavi da biglietterie di 200.000 euro, portando il totale a 8.700.000 euro e confermando il trend di crescita, riscontro all'aumento di produzioni e di qualità».
Con il Concerto di Capodanno - «già esaurito da alcuni mesi» ha precisato Chiarot - il Teatro veneziano ha segnato un «pareggio negli abbonamenti per la lirica, non facendo registrare l'incremento atteso. Adesso - ha concluso il sovrintendente - stiamo prevedendo una serie di abbonamenti dedicati alla Città metropolitana ed abbonamenti all'opera popolare che stanno riscuotendo un buon successo tra i non abbonati veneziani».
Decisamente migliore l'andamento degli abbonamenti alla stagione sinfonica. «Siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa e questo è importante - ha proseguito Chiarot - perché lo sforzo artistico-produttivo è stato molto forte. Con due turni, quasi potevamo esaurire l'intera disponibilità di posti. Così, non potendo intervenire sulla capienza, abbiamo cambiato le sedie di palchi e galleria, per aumentare almeno i posti a buona visibilità e buon ascolto».
«Tutto - ha concluso - va bene anche nelle previsioni 2016: il trend della biglietteria è soddisfacente e con l'apporto del Comune rientriamo nel budget preventivo. Discorso a parte lo faremo quanto ai rapporti con i privati, visto che, a inizio anno, comunicheremo qualche novità».
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