Dune protettive a Jesolo Ruspe da oggi al lavoro

I mezzi dell’Alisea puliranno la spiaggia per poi completare la barriera Parcheggio golenale chiuso a San Donà, riapre oggi il ponte di barche a Fossalta
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Un giorno di tregua per la mareggiata, ma oggi alle 7 in punto i mezzi di Alisea saranno al lavoro per pulire la spiaggia di Jesolo coperta da un manto di rifiuti di ogni genere. La Federconsorzi, con i suoi operatori, dovrà alzare in tempo record la duna che completerà la protezione di tutta o quasi la spiaggia del lido di Jesolo. Mancano infatti alcuni tratti verso il faro e piazza Torino. I fiumi si sono abbassati, ma continuano a riversare intanto tonnellate di detriti. Sile e Piave sono entro i limiti di guardia. Il ponte di barche a Cortellazzo, però, è stato aperto in due e ha subito ingenti danni. Ci vorranno alcuni giorni per poterlo sistemare.

«Oggi torniamo al lavoro», spiega il presidente della Federconsorzi, Renato Cattai, «assieme ai mezzi e operatori di Alisea. Entro 4 o 5 giorni la duna dovrebbe essere terminata. La marea è leggermente abbassata, non è previsto vento di scirocco e dunque la prossima perturbazione prevista da Nord Ovest non dovrebbe creare problemi con una nuova mareggiata di queste proporzioni. Resta il fatto che i danni sono notevoli, oltre i due milioni crediamo, e quindi non possono gravare solo sul nostro territorio. Anche noi riteniamo che dalla diga di Busche in giù, tutti i Comuni affacciati sull’asta del Piave debbano sostenere le spese di queste mareggiate che riversano tonnellate di detriti sulle nostre spiagge».

Tra Sile, Piave e Livenza, si parla di danni che arriveranno a 4 o 5 milioni di euro sulle spiagge della costa veneziana, se consideriamo ripascimenti vari e pulizia dei detriti per la prossima stagione estiva. Le località più danneggiate sono Bibione e Jesolo. È chiaro che la Regione dovrà fare la sua parte e stanziare altre risorse per garantire la balneazione la prossima stagione estiva 2015.

Nel Basso Piave, a San Donà, il fiume si è sensibilmente abbassato, è tornato quasi nel suo alveo anche alla golena di San Donà, dove il parcheggio è coperto di fango, ma accessibile. Non è stato necessario chiudere la strada sotto il ponte, nè evacuare le abitazioni a rischio in via Tiro a Segno e Passarella.

Ieri però il Piave era ancora troppo alto per poter nuovamente slanciare il ponte di barche a Fossalta di Piave che dovrebbe essere nuovamente transitabile a partire da questa mattina, evitando la paralisi del traffico nel Basso Piave dopo giorni di intasamento del ponte della Vittoria.

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