Duna Verde, scontro sulle multe

Ex consigliere di San Donà scrive al sindaco. La replica del comandante dei vigili

CAORLE. Multe in via Selva Rosata, sollevazione dei pendolari per le multe da 84 euro inflitte domenica. E si apre il dibattito su questo tratto di spiaggia tra Duna Verde e Eraclea, meta prediletta di chi vorrebbe un po’ di tranquillità in una spiaggia libera e dall’ambiente selvaggio, ancora vergognosamente sporca, senza spendere troppo.

Tra i multati anche Marina Alfier, di San Donà, ex consigliere comunale, esponente dei comunisti, che ha scritto al sindaco Luciano Striuli. «Ritenendo di non aver parcheggiato in divieto di sosta, dato che non vi è alcun cartello che lo indichi», scrive, «mi è stato risposto che avrei transitato in una strada interdetta al transito. La via è strada pubblica che porta un incomprensibile segnale di strada chiusa con divieto di transito, percorsa regolarmente da pullman di linea, dal personale delle due colonie, dai loro ospiti e da quanti chiedono di avere diritto ad andare in una spiaggia libera. Va detto al mondo che tra Duna Verde  ed Eraclea non vi è alcun accesso al mare mentre la legge recita chiaramente che dovrebbe essercene almeno uno ogni 200 mt. Non capisco perché deve pagare la multa chi "transita" in una strada "pubblica"». Il comandante della polizia locale, Armando Stefanutto, ha dato una spiegazione in accordo con il sindaco. «Chi scrive sottolinea tutta una serie di illegalità», risponde, «che il mio comando da sempre contrasta e che comunque non giustificano comportamenti illeciti o illegali da parte di altri.

L’ordinanza che è stata adottata non vuole penalizzare alcun cittadino che rispetta le regole, infatti il transito viene garantito a tutti coloro che hanno interesse e diritto ad accedere all’area interdetta e garantisce il servizio di trasporto pubblico e tutte le attività di manutenzione dell'area. Fra questi non possono certamente trovar posto coloro i quali, come la signora, violano la legge. Ricordo che il codice penale punisce chi viola e danneggia la proprietà privata altrui. Per accedere all’arenile di Duna Verde dall’area interdetta si deve obbligatoriamente transitare attraverso le proprietà private, non essendo presente alcun pubblico passaggio. Nel nostro Comune, più che in molte altre località, la possibilità di usufruire della spiaggia anche a chi dispone di poche risorse economiche viene garantita dalla presenza di ampi tratti di arenile libero che nel nostro caso può comunque essere raggiunto da altre vie e usufruendo di parcheggi non a pagamento».

Giovanni Cagnassi

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