Duna Verde, proprietari in rivolta

Contestato l'accordo tra Comune di Caorle e camping San Francesco
Il centro di Duna Verde nel Comune di Caorle
Il centro di Duna Verde nel Comune di Caorle
 
DUNA VERDE.
Proprietari di appartamenti in rivolta contro i nuovi progetti per il camping San Francesco. Il loro comitato di zona e l'associazione dei proprietari di appartamenti, hanno scritto una dura lettere al sindaco e all'amministrazione comunale di Caorle.
 A Duna Verde, regno delle villette e residence immersi nella rigogliosa pineta, con i proprietari di appartamenti non si scherza tanto visto che sono una forte gruppo di pressione in grado di confrontarsi con un pezzo grosso come Biasuzzi.  «Pur comprendendo le ragioni economiche che sono alla base dell'ipotesi di scambio di beni e servizi, - spiegano - la nostra Associazione unitamente al Comitato per Duna Verde, e quindi le due realtà più significative che si battono per il miglioramento dell'ambiente, in merito alla Convenzione ritengono che questo scambio sia solo a favore della Biasuzzi spa con grave danno per l'intera Comunità di Duna Verde, proprietari e operatori, che le nostre due Associazioni rappresentano. La Convenzione oggi sottoposta ad approvazione modificherebbe completamente il progetto del 2007, con la cessione di via Dalmazia il San Francesco ottiene la continuità che le mancava tra le due aree di proprietà e la cessione del triangolo verde su via Quarnaro». «Il calcolo costi-benefici - aggiungono - presente nella convenzione è nettamente sbagliato a favore della Biasuzzi, in quanto il beneficio prospettato di 96.000 euro è errato, perchè non tiene conto dell'incremento di valore derivante al San Francesco dall'unione delle due aree ed in ogni caso esso sarebbe talmente modesto da non giustificare comunque lo scambio di aree prospettato. L' approvazione determinerebbe un gravissimo peggioramento dell'ambiente, con una effettiva espansione del San Francesco all'interno di Duna Verde, senza dare nulla in cambio alla comunità di veramente significativo. Il progetto del 2007, pur da noi contestato, quanto meno preservava la proprietà comunale su aree di interesse strategico e quindi in definitiva, le nostre due Associazioni esprimono la propria netta contrarietà a questa convenzione, evidenziando che la sua approvazione sarebbe contraria al bene pubblico e solo a vantaggio del privato». La proposta è di valutare un diverso accordo con Biasuzzi spa che, pur rispettando i diritti di proprietà, possa preservare il bene pubblico».  

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