Due sale operatorie per ortopedia

San Donà. La casa di cura Rizzola si potenzia, un investimento di tre milioni

Due nuove sale operatorie per ortopedia, la casa di cura Rizzola di San Donà continua a crescere. Ieri la presentazione ufficiale del nuovo investimento, tre milioni di euro, che consentirà operazioni delicate e importanti quali le protesi all’anca e al ginocchio e altri interventi di ortopedia che richiedono sale operatorie perfettamente sterili e protette dai germi.

Le due sale si uniscono alle altre tre di chirurgia generale già a disposizione e completano la dotazione della struttura sanitaria convenzionata, che ha affrontato ingenti investimenti per migliorare i suoi servizi ai pazienti ed è considerata sempre un punto di riferimento per la sanità non soltanto nel Basso Piave ma anche da fuori regione.

Il direttore sanitario, il dottor Adriano Cestrone, ha presentato ieri le due nuove sale assieme al proprietario della struttura, Francesco Variola. «Si tratta di due sale molto grandi», ha spiegato Cestrone, che ha alle spalle una lunga e solida esperienza nella sanità padovana ed è stato uno degli acquisti per il definitivo salto di qualità della struttura, «che saranno davvero importanti per tutta la protesica. Consentono 40 ricambi di aria all’ora per garantire la perfetta sterilità».

«Non ci sarà possibilità di formazione di germi», precisa il direttore sanitario, «e questo è fondamentale negli interventi sulle ossa, tessuti non vascolarizzati che richiedono la massima attenzione in questo senso».

Il dottor Variola e il dottor Cestrone ritengono che già soltanto nel primo anno la casa di cura si attesterà, nelle sale operatorie appena terminate, tra i 6 e 700 interventi in ortopedia all’anno, con i migliori chirurghi all’opera che sono già stati contattati e a disposizione grazie alle sale operatorie ad alta tecnologia che sono state realizzate con investimenti privati. (g.ca.)

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