Due papà e le due figlie salvati con la moto d’acqua

Jesolo. Non riuscivano a rientrare a nuoto dalla piattaforma galleggiante Il provvidenziale intervento dei bagnini all’altezza di largo Augustus
Di Giovanni Cagnassi
COLUCCI FGAVAGNIN JESOLO ESERCITAZIONE
COLUCCI FGAVAGNIN JESOLO ESERCITAZIONE

JESOLO. Paura in mare per un gruppo di trevigiani in vacanza. Gli assistenti della Jesolo Turismo hanno portato in salvo con la moto d'acqua due papà cinquantenni e le rispettive figlie di dieci anni che si erano allontanati troppo da riva, rischiando così di annegare.

Il salvataggio è avvenuto davanti alla torretta numero 11 della Jesolo turismo, nei pressi di largo Augustus, poco lontano da piazza Mazzini. Erano circa le 16.30 di domenica quando sono stati allertati i bagnini da urla provenienti dalla piattaforma galleggiante in mezzo al mare, che si trova a 300 metri da riva.

I quattro, due papà e le loro figlie, vi erano arrivati a nuoto, già esausti. Sulle piattaforme si può prendere il sole, tuffarsi, correre e giocare. Arrivarci è spesso una sfida tra onde e flutti, che molti sottovalutano per la lontananza. Il problema è quasi sempre al ritorno, quando si è stanchi per la nuotata e per il sole preso. I quattro si sono gettati nuovamente in mare per tornare, hanno iniziato a nuotare.

Le bambine però erano stanche e non ce la facevano più. Allora i papà hanno cercato di caricarsele sulle spalle, trascinandole piano piano. Ma anche loro hanno iniziato a dare segni di stanchezza, finire sott’acqua, bere. Il panico ha colto tutto il gruppo, con le bambine che piangevano.

Altri bagnanti sulla piattaforma hanno dato l’allarme, mentre i bagnini del salvataggio hanno visto da riva che era necessario il loro intervento. Sono partiti entrambi, i due assistenti sulla torretta, a razzo con la moto d’acqua e arrivati sul posto a circa 200 metri dalla riva. Ormai i quattro, esausti, stavano annegando. I bagnini intervenuti Alessandro Rorato e Paolo Manzato, sono tra i più esperti nella società. Hanno raggiunto in una manciata di secondi il luogo in cui si trovavano i quattro. Erano a bordo di una sola moto d’acqua e non potevano caricarli subito tutti. Hanno allora fatto avvicinare un moscone al quale si sono appoggiati i due adulti. Intanto hanno fatto salire le piccole che sono state subito portate a riva. Gli adulti sono stati poi caricati con altri due viaggi. Una volta a riva, uno dei due uomini di è sentito male, forse per la tensione e la paura e dopo aver bevuto molta acqua.

Ma fortunatamente i sanitari del 118 arrivati sul posto non hanno riscontrato alcuna grave conseguenza a parte il battito un po’ accelerato dalla concitazione di quei momenti di autentica paura. Insomma una brutta avventura finita bene e che invita a non sottovalutare mai i pericoli che possono arrivare dal mare anche quando non è mosso.

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