Due nuove gondole per aumentare i traghetti da parada in Canal Grande

Novità in arrivo dalla primavera anche sulle manutenzioni degli stazi a Venezia. Reato: «Valvola di sfogo anche per l’Actv»
Eugenio Pendolini
Un traghetto da parada attraversa il Canal Grande (foto Interpress)
Un traghetto da parada attraversa il Canal Grande (foto Interpress)

Forze fresche per i “traghetti da parada”. In arrivo due nuovi gondole, con capienza da dodici persone. E accordo con il Comune per la manutenzione dei pontili e dei casotti: dalla prossima primavera saranno a carico dell’associazione dei gondolieri, che ha deciso di impegnarsi in prima persona per garantire ordine e decoro ad uno dei simboli cittadini.

Novità salutate con grande soddisfazione dal consigliere delegato per la “valorizzazione della gondola nel sistema di mobilità della città antica”, Aldo Reato, che nel corso della conferenza stampa di fine anno aveva annunciato i prossimi passi di un servizio storico, che rappresenta pur sempre la prima forma di trasporto pubblico di linea della storia, utilizzato per trasportare i veneziani da un lato all’altro del Canal Grande.

Ora si entra nel vivo. Nei prossimi mesi, come spiega il consigliere delegato Reato, due nuove imbarcazioni saranno impiegate nei traghetti dove ad oggi viene utilizzata una sola gondola per aumentare la capacità di trasporto del singolo traghetto. Ad oggi, sono cinque quelli sparsi in giro per la città: Dogana, Santa Maria del Giglio, San Tomà, Carbon, Santa Sofia. Invariata la tariffa per i residenti, o per i possessori di tessera Imob, a 70 centesimi. I turisti invece devono pagare due euro.

Come detto, un’altra novità riguarderà le manutenzioni straordinarie dei traghetti stessi, che dalla primavera in poi saranno a carico dei gondolieri mentre ad oggi gli stazi comunali erano completamente a carico dell’amministrazione pubblica.

Un modo per rilanciare un servizio essenziale, apprezzato dai residenti ma non solo. Non è infatti raro imbattersi – soprattutto nei mesi estivi – in lunghe code di turisti, con trolley al seguito, in attesa di salire a bordo di una gondola per attraversare il Canal Grande. Con buona pace dei veneziani, spesso e volentieri costretti in casi simili a rinunciare alla corsa e ad attraversare la città a piedi.

«L’obiettivo», spiega Aldo Reato, «è di migliorare il servizio per chi abita in città. Ma anche di creare una valvola di sfogo per i mezzi Actv, soprattutto nei mesi estivi quando si concentra il maggior numero di turisti».

Non è tutto. Nei prossimi mesi, infatti, il Comune darà vita a una serie di corsi di formazione da realizzare negli istituti scolastici veneziani e di Mestre. Saranno organizzati incontri per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto delle regole di navigazione e delle fragilità di una città unica come Venezia.

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