Due mesi di ricerche ma nessun risultato
CAVALLINO. Buranelle scomparse oltre 22 anni fa: sono trascorsi due mesi dall'inizio delle ricerche delle scomparse Paola Costantini e Rosalia Molin al camping militare di Ca’ Vio.
Continuano scavi e indagini ma ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte della squadra mobile che su indicazione della magistratura ha avviato a metà gennaio scorso le ricerche all’ex base logistica militare avvalendosi di una squadra proveniente dal Labanof di Milano, specializzata in archeologia forense. Fin dall’inizio dell’indagine esplorativa sul territorio di Cavallino è emersa la determinazione della procura veneziana nel seguire le indicazioni ricavate durante gli interrogatori di testimoni chiave per delle ricerche che potrebbero essere molto lunghe. Sono sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti ben 10 ettari di litorale dei quali per ora sono stati indagati la spiaggia antistante il camping militare ex area logistica di via delle Batterie e l’interno stesso della struttura ricettiva dove sarebbe presente una colata di cemento che risale al giorno successivo quel fatidico 27 ottobre del 1991. L’obiettivo è cercare ad oltranza fino a raggiungere qualche risultato utilizzando le più sofisticate tecnologie basate sull'indagine elettromagnetica del terreno come il georadar assieme al fiuto allenato delle unità cinofile addestrate alla ricerca di resti umani anche a distanza di anni dall’occultamento. Per questo all'interno della squadra che sta sondando il camping militare campionando il terreno c’è anche un archeologo forense.
Non si esclude che nelle prossime settimane l’indagine esplorativa si possa allargare ad altri siti di Cavallino-Treporti dove 22 anni fa potrebbero essere stati occultati i cadaveri.
Francesco Macaluso
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