Due magnolie in memoria di Valeria ed Eleonora

Il via ufficiale alle manifestazioni in ricordo delle due ragazze uccise: «La violenza cieca se le è portate via». «Villa Franchin è un luogo simbolo». Presenti i genitori
Di Marta Artico
GIORNALISTA: Morsego AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: parco di villa Franchin, Mestre DESCRIZIONE: piantumazione di due magnolie in ricordo di Eleonora Noventa e Valeria Solesin
GIORNALISTA: Morsego AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: parco di villa Franchin, Mestre DESCRIZIONE: piantumazione di due magnolie in ricordo di Eleonora Noventa e Valeria Solesin

Il cielo si è aperto ed è spuntato un sole quasi primaverile per la dedica a due giovani donne veneziane, Eleonora Noventa, morta a sedici anni per mano dell'ex fidanzato e Valeria Solesin, uccisa a 28 anni dai terrorismi nei tragici fatti di Parigi del novembre scorso, di due magnolie simbolo di perseveranza e dignità, piantate nel parco di Villa Franchin.

L'intitolazione di ieri mattina alla presenza dei genitori di Eleonora e della mamma di Valeria, ha aperto ufficialmente il cartellone delle iniziative del Marzo Donna 2016, illustrato in municipio a Mestre alla presenza dell'assessore Paola Mar, della vicesindaco Luciana Colle, della presidente del consiglio comunale Ermelinda Damiano, di consigliere comunali e di municipalità, di associazioni mestrine presenti in città. Di seguito attorno alle 12.30, ci si è spostati in villa Franchin, per il momento ufficiale dedicato alle giovani.

«Due donne intelligenti e innamorate della vita», ha ricordato la vicesindaco Colle, «che la violenza cieca si è portata via. La violenza odiosa di chi pensa di poter decidere della vita degli altri, di chi calpesta la dignità altrui arrogandosi il diritto del più forte in nome di un sentimento che si ostina a chiamare amore o credo religioso, ma che in realtà è solo desiderio di possedere, cieco fanatismo, insulto alla libertà».

«I due alberi, organismi viventi legati alla terra protesi verso il cielo», ha sottolineato Angela Fiorella, dirigente del settore Spettacolo, «sono stati piantati in un luogo simbolico per tutte le donne veneziane, vicino al Centro Donna, che sin dagli anni '80 è stato centro di elaborazione culturale, di servizi alla persona, di aiuto per le donne in difficoltà, un punto di riferimento locale e nazionale, per quanto ha prodotto in termini di cultura e servizi». «Il Comune ci ha sempre manifestato solidarietà», ha commentato la mamma di Valeria, «e ora anche questo bel gesto ci fa piacere».

Alla presentazione del Marzo Donna ha partecipato anche la presidente della Fondazione Musei civici, Mariacristina Gribaudi. Una rassegna, è stato ricordato, che quest'anno vedrà l'organizzazione nel mese di marzo di 61 iniziative (più qualcuna fuori sacco) - numero mai raggiunto nelle precedenti edizioni - tra rappresentazioni teatrali, spettacoli di danza, film, convegni, corsi di difesa personale, mostre dedicate alla promozione e all'approfondimento della condizione femminile nella società. «La quantità numerica delle proposte», ha spiegato la presidente Damiano, «è lo specchio della vivacità dell'associazionismo in particolare quello femminile, che da sempre ha concorso con le sue iniziative alla promozione culturale nella nostra città e del grande impegno delle donne di questa amministrazione».

Il cartellone è frutto della collaborazione tra le 19 associazioni femminili del territorio che fanno riferimento al Centro Donna, le sei Municipalità, le Istituzioni culturali come la Fondazione Musei civici, l'Ateneo Veneto, l'Istituto Romeno di Cultura, il liceo Artistico di Venezia, il liceo musicale Marco Polo. «Il programma di Marzo Donna», ha sottolineato l'assessore Mar, «è il risultato di un gioco di squadra tra più soggetti con valore sinergico». «L'obiettivo», ha rimarcato Giorgia Pea, (Commissione cultura), «è lavorare sul problema della violenza contro le donne anche in chiave culturale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia