Due involucri sospetti nel cortile di Palazzo Ducale: allarme rientrato a Venezia

VENEZIA. Due involucri sospetti a Palazzo Ducale. Sono stati trovati poco dopo le 6 dal personale del Palazzo, nel giro di perlustrazione per la bonifica dell'area marciana prima dell'apertura al pubblico. Le successivie verifiche compiute dagli artificieri hanno accertato che non contenevano esplosivo, ma dei pezzetti di quarzo.
Sul posto sono subito accorsi il Procuratore anti-terrorismo della Repubblica Adelchi D'Ippolito e il questore Angelo Sanna. Uscendo dal portone centrale, immediatamente dopo il sopralluogo, D'Ippolito ha dichiarato: "C'è stato l'immediato intervento della polizia. È stato dato l'allarme. Stiamo cercando di capire che cosa è accaduto. Sono stati posizionati due involucri. Sono già intervenuti gli artificieri, la polizia scientifica, la Sovrintendenza".
Il questore Sanna ha aggiunto: "I due involucri sono stati trovati nelle griglie del cortile d'entrata del Palazzo Ducale. Non sappiamo ancora a che ora sono stati posizionati, nella notte o all'alba. Ora tutto è in sicurezza".
In un primo momento chi è intervenuto sul posto aveva pensato all'esistenza di due ordigni perché i due involucri erano altamente sospetti, non si trattava del solito zainetto dimenticato da un turista. Due involucri di carta legati con lo spago, trovati da personale di sicurezza, sulla grata di un pozzo del cortile interno: i due pacchettini contenevano piccoli pezzetti di quarzo. Per capire cosa possa essere successo il procuratore d'Ippolito ha convocato una riunione con la Sovrintendenza e le forza dell'ordine. Ad inquietare in un primo momento chi è intervenuto sul posto erano stati due elementi importanti: la forma degli involucri e la posizione nella quale erano stati lasciati.
Quel che resta da capire è come i due involucri possano essere finiti sulle grate dal momento che l'area in cui si trovano i pozzi, nel cortile interno, è transennata e quindi non accessibile. E' possibile che siano stati lanciati. Verso le 9.30 la situazione alla normalità, con la progressiva riapertura di Palazzo Ducale e della Basilica al personale e al pubblico.
La riunione in procura. Alle 11 si è tenuta una riunione in procura alla quale hanno partecipato, oltre al procuratore D'Ippolito e il questore Sanna, anche il capo della Digos e i vertici di Sovrintendenza e Polo Museale, per discutere del ritrovamento e delle questioni di sicurezza di Palazzo Ducale. Non si esclude il fatto che i due sacchettini di carta da pacchi possano essere stati messi da qualcuno per creare allarme, o che si possa anche trattare di uno scherzo di cattivo gusto. Ma come e quando i due sacchettini sarebbero finiti nel pozzo? Uno dei due involucri è risultato essere sporco di rosso, che potrebbe essere sangue ma anche un colorate usato per la realizzazione di pavimenti alla Veneziana. La carta da pacchi è stata presa in consegna dalla polizia scientifica.
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