Due giorni di dibattiti e musica, ma Grillo è in forse

MIRA. È fitto e molto variegato il programma de “La Festa della Repubblica” organizzata dal Movimento 5 Stelle a Gambarare in via Maestri del Lavoro 8 nell’area Pip del Comune. Saranno due giorni di...

MIRA. È fitto e molto variegato il programma de “La Festa della Repubblica” organizzata dal Movimento 5 Stelle a Gambarare in via Maestri del Lavoro 8 nell’area Pip del Comune. Saranno due giorni di iniziative e di musica. «Il programma, denso di eventi in entrambi i giorni, prevede la partecipazione di alcuni parlamentari 5 Stelle tra i quali Vito Crimi e Roberta Lombardi. È prevista, la partecipazione di Maurizio Pallante del Movimento Decrescita Felice (MDF), Fabio Salviato di Banca Etica, Andrea Tronchin di Arcipelago Scec, Rocco Bruno di Sviluppo Armonico, Andrea Bertaglio collaboratore del “Il Fatto Quotidiano”, Gaetano La Legname di Fai Meno Strada. Domani dalle 16 si esibiranno band e cantanti emergenti quali Nevrastena, Not For Sale, Veronika, Gianluca Gemini, Europroject, Hecs, Dirty Sandwich, The Shape, Davide Nicolli, Club D, Coma Famila e Quartet Past One. Domenica, in serata, sarà la volta di Danilo Sacco, Francesco Baccini e Omar Pedrini. La presenza di Beppe Grillo resta in forse dunque fino all’ultimo momento. Il programma è scaricabile all’indirizzo www.live5stelle.it. Sullo stesso sito sarà possibile fare una donazione a favore di M5S di Mira che, «coerentemente con il principio di rifiuto dei finanziamenti pubblici, ha interamente autofinanziato l’evento». Sui motivi della festa è chiaro il capogruppo in Consiglio comunale Mauro Berti: «L’1 e 2 giugno saranno dedicati alla nascita della nostra Repubblica. Questa data è per noi cittadini 5 Stelle particolarmente importante. Il 2 giugno 1946, gli italiani e le italiane si sono pronunciati in favore della forma repubblicana e l’hanno fatto dimostrando grande partecipazione politica. Il messaggio che vogliamo portare è che solo con la partecipazione di tutti potrà esserci un buon governo. Laddove il controllo dei cittadini viene meno, si apre la strada a fenomeni di corruzione e clientelismo».(a.ab.)

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