Due giorni di controlli: arresti e sequestri

Prosegue l'operazione "Alto impatto". Trovata droga e refurtiva tra Mestre e Marghera
Polizia alla stazione di Mestre
Polizia alla stazione di Mestre

MESTRE. Due giorni di controlli serrati in terraferma nell’ambito dell’operazione “Alto Impatto” voluta dal questore Angelo Sanna. Giovedì e venerdì sera sono stati attuati servizi di prevenzione a “largo raggio” a Mestre e Marghera. Impegnati uomi di polizia, carabinieri e guardia di finanza. A Mestre sono state controllati il quartire Piave, piazzale Donatori di Sangue, Corso del Popolo, la zona della stazione ferroviaria, il quadrilatero compreso tra le vie Piave, Cappuccina, Stazione e Circonvallazione. Monitorata anche la viabilità stradale da e per Venezia. A Marghera il parco Emmer, via Pasini, l’area delel Vaschette, via F.lli Bandiera, le aree sensibili dei grossi centri commerciali, la zona della stazione ferroviaria e, anche in questo caso, la principale viabilità stradale da e per Venezia.
Al termine dell’operazione, conclusasi in tarda serata, il bilancio dell’attività è stato di 725 persone identificate, di cui 272 extracomunitarie; 2 arresti, 4 denunce, 56 posti di blocco mobili, 281 veicoli controllati, 2 veicoli sequestrati, 90 grammi di droga da fumo, 90 di eroina e 11 grammi di cocaina sequestrati.
Di rilievo, sono stati i due arresti effetuati dagli agenti del commissariato di p.s. di Mestre nella giornata di giovedì scorso a Marghera, dove, a ridosso di un parcheggio, sono stati sorpresi due soggetti (uno italiano e un nordafricano) in flagranza di reato mentre vendevano dosi di sostanza stupefacente dall’interno dell’autovettura di uno dei due.
Inoltre, nel pomeriggio di venerdì un equipaggio del reparto prevenzione crimine di Padova, inviato in via Trento, a Mestre, a seguito di segnalazione di probabili spacciatori in azione, ha rinvenuto (anche grazie alla preziosa collaborazione dell’unità cinofila) un significativo quantitativo di marijuana e cocaina in parte nascosto e in parte abbandonato a ridosso della strada.
Infine, nel primo pomeriggio di venerdì all’esterno della stazione ferroviaria di Mestre, è stato fermato un tunisino di 31 anni, tale E.M.S., con addosso una macchina fotografica digitale Olympus con relativi obiettivi, collane e due orologi: tutti di proprietà, ovvero una 69enne veneziana residente al Lido di Venezia, alla quale proprio nella nottata precedente tali oggetti erano stati rubati nel corso di un furto subito all’interno della seconda abitazione. Quanto rinvenuto addosso al 31enne tunisino è stato perciò immediatamente restituito alla legittima propietaria, convocata alla sede del commissariato mestrino.
 

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