Due civiche sostengono Gosetto
MOGLIANO. Alessandro Gosetto rompe gli indugi, scende in campo e ribadisce la linea dura: «No ai partiti e alle liste civiche camuffate. Se vinciamo niente tessere di partito per cinque anni».
L’ex assessore alle politiche sociali e alla scuola ieri ha ufficializzato la propria candidatura a sindaco con il sostegno di due liste: Mogliano Guarda Oltre e Cambiaventi. La prima è rappresentata dal simbolo di un elefantino, la seconda da una barca a vela. Dopo aver ricoperto l'incarico di presidente del consiglio comunale e dopo due anni da assessore al fianco di Giovanni Azzolini, Gosetto spiega così la scelta di rompere, tre anni fa: «Alla base delle mie dimissioni c’erano inconciliabili punti di vista tra me e l'attuale sindaco. Oggi basta fare due passi per il centro per notare l'abbandono di tutti gli spazi: l'area ex Macevi, il centro giovani, le vecchie Piranesi. Sono davvero disgustato: Mogliano una volta era la perla del Terraglio, invece oggi viene considerata una città popolata di prostitute. In questi anni mi ha profondamente colpito vedere che tutti i parroci hanno scritto assieme una lettera per chiedere al sindaco di investire di più sul sociale. Non era mai accaduto», sottolinea Gosetto, «che si chiamasse la Digos a filmare i cittadini presenti in consiglio comunale per protestare contro la vendita delle aree verdi». Annuncia di voler puntare tutto sulla cultura, Gosetto, promette di riportare in vita il prestigioso premio Berto, cancellato proprio dalla Lega Nord.
Prima di lui hanno parlato anche Salvatore Pellino, per Mogliano Guarda Oltre, e Alvise Mason, per Cambiaventi. Tra i punti programmatici illustrati: «L'istituzione di una mensa sociale (dimezzandoci lo stipendio)», spiega Mason, «la riapertura dello sportello Arcobaleno per gli immigrati e l'attivazione di bandi in favore di coppie giovani e anziani». (m.ma.)
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