Due casi di scabbia nelle scuole scatta l’allarme fra i genitori

Spinea. La direzione non ha fatto interrompere le lezioni all’asilo Grimm e all’elementare Nievo Il Dipartimento di prevenzione dell’Asl 13 fa intendere che la situazione è sotto controllo
Di Alessandro Ragazzo
Spinea (Venezia) 14/07/2003: Scuole di Spinea Scuola Elementare Nievo light image studio Morsego
Spinea (Venezia) 14/07/2003: Scuole di Spinea Scuola Elementare Nievo light image studio Morsego

SPINEA. Due casi di scabbia alle scuole di Spinea. Uno all’asilo Grimm e l’altro alla elementare Nievo. E scatta l’allarme tra i genitori, anche se la direzione scolastica e dal Dipartimento di prevenzione dell’Asl 13 fanno capire che la situazione è sotto controllo e le lezioni sono proseguite senza intoppi. La “scoperta” è stata fatta giovedì; i due piccoli hanno sostenuto una visita dermatologica e poi il medico ha informato i genitori della patologia.

A quel punto la dirigente, Daniela Bizi, si è subito affrettata a inviare una lettera ai genitori degli alunni, informandoli che sono state prese tutte le misure indicate dall’azienda sanitaria onde evitare di diffondere la malattia. «Personale docente e collaboratori scolastici», scrive, «vigileranno affinché tutti applichino con scrupolo le norme igieniche necessarie. Ai genitori viene consegnato l’opuscolo informativo dell’Asl 13 al quale si chiede di fare riferimento per le informazioni necessarie a salvaguardare la salute dei propri figli».

A differenza di quanto successe nell’autunno 2013 a Briana, dove ci fu una bonifica generale e la scuola rimase chiusa per un giorno, stavolta il provvedimento non è stato preso. Si tratta di una malattia della pelle causata dai parassiti, i cosiddetti acari, che porta a delle lesioni papulose molto irritanti. Colpisce soprattutto le dita delle mani, ma anche i polsi, i gomiti, le ascelle e l’addome. Si rimane contagiati finché gli acari e le uova non sono stati eliminati del tutto. Per questo è consigliabile lavare tutto, dalla biancheria, con una temperatura superiore ai 90 gradi, ai vestiti, dai peluche all’ambiente.

«Ho parlato con la dirigente Bizi», osserva l’assessore all’istruzione di Spinea Loredana Mainardi, «e mi ha informata di quanto successo: il problema è limitato e non c’è stata alcuna chiusura». Nel libretto recapitato si suggerisce che per «la terapia è in genere sufficiente l’applicazione delle lozioni antiparassitarie consigliate dal dermatologo, seguendo le modalità e dosaggi prescritti. La persistenza di prurito per una o due settimane dopo il trattamento può essere normale e non va considerata come un fallimento terapeutico o l’espressione di una recidiva».

Logico, a questo punto, che i due bimbi non rientreranno a scuola finché non saranno guariti del tutto e non ci saranno rischi di contagio per gli altri. Nel frattempo, la famiglia dovrà adottare certi accorgimenti per evitare che la scabbia di propaghi, a partire dal fare un cambio di biancheria nei primi due giorni e indossare indumenti puliti in cotone. Poi, dopo la doccia o il bagno, sarà applicata la lozione specifica.

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