Due bambini rischiano di annegare attimi di paura a Jesolo e a Caorle

Il più grave è un piccolo di 6 anni sfuggito all’attenzione dei genitori sulla spiaggia di piazza Nember Adesso è ricoverato a Mestre. L’altro di 7 era invece alla Brussa ed è stato salvato dal bagnino
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CAORLE - INTERVENTO DELL'ELISOCCORSO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CAORLE - INTERVENTO DELL'ELISOCCORSO

JESOLO. Due bambini hanno rischiato di annegare tra il lido di Jesolo e la spiaggia della Brussa a Caorle nella giornata di Ferragosto. In tutti e due i casi sono stati salvati in extremis grazie all’attenzione dei bagnanti e al servizio di salvataggio.

Il caso più grave a Jesolo, davanti alla spiaggia di piazza Nember. Un bimbo di 6 anni, di nazionalità albanese, stava facendo il bagno in mare intorno alle 10, quando è sfuggito all’attenzione dei genitori. Tanto è bastato perché andasse sott’acqua, come inghiottito dal mare improvvisamente più alto per lui. Un bagnante, anche lui straniero, lo ha notato sprofondare all’improvviso e ha dato l’allarme, riuscendo ad afferrarlo per un braccio poco dopo che era andato sott’acqua. Ha anche iniziato a chiedere aiuto e gli assistenti al salvataggio della Jesolo Turismo, torretta numero 4, si sono tuffati subito in acqua per raggiungerlo e portarlo a riva.

Lo hanno rianimato in attesa dell’arrivo dei soccorsi che sono giunti poco più tardi. Il piccolo è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Jesolo, poi trasferito in elicottero a Mestre dove è rimasto in osservazione, avendo bevuto una certa quantità d’acqua, finita quindi nei polmoni, in quanto potrebbero ancora insorgere dei problemi a livello respiratorio e cardiaco, anche se apparentemente risulta fuori pericolo.

A Caorle un’altra sindrome d’annegamento c’è stata lunedì alle 18 sulla spiaggia di Vallevecchia, nel comprensorio della Brussa. Un bambino di 7 anni, M.Y., di origini straniere ma residente a Portogruaro, si è trovato in difficoltà e ha rischiato di annegare. Il piccolo, che inizialmente non era cosciente, è stato ricoverato in osservazione all’ospedale di San Donà. Non rischia la vita. Sono stati attimi terribili per i genitori, che lo stavano osservando. Il piccolo annaspava nell’acqua. Ad accorgersi delle sue difficoltà il padre e il bagnino del servizio di salvataggio Security. Sul posto, destreggiandosi tra la pineta, è sopraggiunta l’ambulanza del 118 di Portogruaro. Visto che la zona era difficile da raggiungere, e considerato anche che in un lungo tratto di quella spiaggia i telefoni sono coperti da una rete croata anziché da quelle nazionali più comuni, è stato allertato l’elicottero partito dal Ca’ Foncello di Treviso. Il bambino di 7 anni, che ha ripreso conoscenza, ha rapidamente espulso, dopo la rianimazione, gran parte dell’acqua ingerita.

A quel punto è stato caricato sull’elisoccorso e trasferito all’ospedale di San Donà, dove è giunto in pochi minuti di volo. Si tratta della prima grave sindrome d’annegamento della stagione a Vallevecchia. Due settimane fa, tra Brussa e Vallevecchia, era stato soccorso sempre con l’elisoccorso, un uomo di Portogruaro caduto in strada dopo un malore.

Giovanni Cagnassi

Rosario Padovano

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