Due aspiranti suicide, una salva l’altra
DOLO. I carabinieri di Dolo accorrono nella notte per evitare il suicidio di una donna e si trovano a dover salvare un’altra ragazza, che nel frattempo si è buttata nel Naviglio alla loro presenza. Questa l’incredibile sequenza di fatti che si è verificata nella notte fra sabato e domenica e che ha visto intervenire due militari della Tenenza di Dolo.
Tutto è cominciato all’1,20 di notte quando la centrale operativa della Compagnia dei carabinieri di Chioggia ha inviato una pattuglia dalla caserma di Dolo in via Mazzini, di fronte la pizzeria “Al Cristo”, in prossimità dei Molini di Dolo. Una donna di 40 anni residente a Bologna aveva appena chiamato il 118 minacciando di togliersi la vita, gettandosi nelle acque del Naviglio del Brenta.
Mentre l’operatore della centrale cercava telefonicamente di intrattenere la donna, evitando che si buttasse nel canale, un brigadiere e un carabiniere scelto sono arrivati immediatamente sul posto. Hanno cominciato subito a discutere con lei per evitare che si buttasse in acqua.
Mentre stavano disperatamente cercando di scongiurare i suoi propositi suicidi sono stati avvicinati da A.B., una venticinquenne di origine albanese residente ad Asti in vacanza nel veneziano. La ragazza chiedeva loro aiuto perché aveva problemi con il fidanzato ubriaco, ma in quel momento non presente.
I carabinieri l’hanno invitata a tranquillizzarsi e ad aspettare il tempo necessario visto che stavano cercando di risolvere una vicenda delicata. Mentre calmavano la quarantenne dai propositi suicidi, sul posto arrivava il fidanzato della venticinquenne.
I due cominciavano a discutere animatamente, senza però mai arrivare alla violenza. Ma il colpo di scena era dietro l’angolo.
Ad un tratto, in maniera assolutamente inaspettata, la ragazza, piantando in asso il suo fidanzato, scappava verso il fiume e si lanciata nelle acque del Naviglio del Brenta.
I due carabinieri però non si sono persi d’animo. Hanno formato immediatamente una sorta di catena umana, superando a fatica la ripida sponda del fiume. Al soccorso ha partecipato anche la quarantenne, aspirante suicida, che in questo modo ha anche ripreso il completo controllo di sè, abbandonando ogni idea di farla finita.
Con grandi sforzi i carabinieri sono riusciti ad afferrare la mano della giovane evitando che annegasse e fosse risucchiata dalle acque. Subito dopo la ragazza è stata adagiata su una panchina e riscaldata con giacche a vento che gli stessi carabinieri si sono sfilati per evitare che finisse in ipotermia.
In attesa dell’arrivo dell’ambulanza dal vicino ospedale di Dolo, alla giovane sono sempre stati controllati i parametri vitali: respiro, battito cardiaco e coscienza. Portata in ospedale A.B. è stata dichiarata fuori pericolo alle 5 di domenica.
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