Due apparecchiature rotte visite oculistiche dirottate

Ko i fluoroangiografi degli ospedali di Mestre e Venezia, pazienti a Dolo o Treviso Tempi lunghi per la sostituzione dei pezzi, troppi soldi per un nuovo impianto
Di Simone Bianchi

A distanza di poco tempo si danneggiano entrambi i fluoroangiografi in dotazione agli ospedali di Mestre e Venezia, e l’Unità operativa di Oculistica è costretta a deviare altrove i pazienti. Si tratta di macchinari particolarmente sofisticati che, nell’ambito oculistico, permettono diagnosi molto accurate ma che, come tutte le attrezzature, possono anche rompersi. Quelli in dotazioni agli ospedali della Asl 12 sono di produzione olandese. Ai medici dell’Angelo il fluoroangiografo si è rotto di recente e stanno aspettando dai Paesi Bassi il pezzo per la sostituzione. Al Civile il macchinario si era già rotto tempo addietro, il guasto era stato risolto, ma poi il fluoroangiografo s’è rotto di nuovo. Morale: i pazienti sono costretti a rivolgersi alle strutture più vicine, in questo caso Dolo oppure Treviso (l’ospedale di Mirano è privo di questo servizio specifico).

Ecco che qui nascono eventuali disagi per chi ha problemi di vista e si deve sottoporre a fluoroangiografia. L’Asl 12 ha fatto tutto il possibile per dare le corrette indicazioni a chi era malato e in attesa di una visita. Il primario del servizio, la dottoressa Elisabetta Boehm, ha fatto in modo che tutti i pazienti in lista per l’esame fossero contattati, invitandoli a parlarne con i propri oculisti per capire se poteva essere fatto un altro tipo di esame, quindi ha invitato le persone a rivolgersi alle strutture vicine.

«Quando ho scoperto questo problema, nei giorni scorsi, neppure sapevo della situazione del Civile», spiega la signora Laura di Mestre. «Mia madre ha 80 anni ed è disabile. A Venezia non so come avrei fatto a portarla. Ed ora è un problema anche pensare a Dolo o Treviso, perché è fuori zona per la Croce Verde e in auto non è possibile trasportarla. All’Angelo mi sono sempre trovata bene, l’hanno curata bene e mi dispiacerebbe moltissimo non poter continuare questo iter con questi medici. Poi c’è il problema della tomografia, sempre per mia madre: ci hanno dato appuntamento al 13 giugno 2013, non resta che andare per vie private».

L’Asl 12 ha già pensato al possibile acquisto di un nuovo fluoroangiografo, ma il costo è di 120 mila euro e i fondi vanno cercati e trovati nel bel mezzo degli annunciati tagli che toccheranno da Roma la sanità veneta. Poi ci sarà da fare il bando e una volta ottenuto il macchinario servirà tempo per la taratura prima di poterlo usare. Tempi lunghi e la crisi economica che colpisce senza guardare in faccia a nessuno.

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