Droghe sintetiche e psicofarmaci, scatta l’allarme rosso dell’Asl 12
MESTRE. Le droghe sintetiche, il mix con gli alcolici, che coinvolge soprattutto i giovani, e il mercato sommerso degli psicofarmaci sono alcuni dei nemici che affrontano quotidianamente i Serd di Mestre e Venezia. Un allarme che parte dall’Asl 12 perché le dipendenze sono un problema reale, specie tra i giovani. Problematiche costanti e in certi casi in crescita. Come spiega Alessandro Pani, direttore del Serd, «noi arriviamo alla fine di una sorta di imbuto in cui cadono tantissime persone, e cerchiamo di aiutarle, ma spesso la dipendenza si crea a causa di qualcos’altro che le porta in quella condizione. Non a caso le risposte che in genere ci danno al perché abusino di stupefacenti piuttosto che di alcol, sono che in quel modo non pensano ai problemi, per l’ansia, per socializzare meglio oppure per depressione».
Stupefacenti. Sono circa un migliaio gli utenti dei due Serd dell’Asl 12, uno a Mestre, in via Calabria, e uno alle Zattere, che hanno dipendenze di questo tipo, il 65 per cento dei quali in terraferma. La metà del centinaio di nuovi utenti in cura negli ultimi mesi ha meno di 30 anni. «La notizia positiva è che negli ultimi anni si è dimezzato il numero di morti per overdose e sono calate le patologie correlate come epatiti e Hiv, ma quella negativa è che a cannabis, cocaina ed eroina si sono aggiunte nuove droghe che contengono cannabinoidi sintetici particolarmente pericolosi», sottolinea Pani. «Il trend non cala, specie tra i giovanissimi, che a 14-15 anni si avvicinano già alla cannabis. Spesso si crea poi un poliabuso, con mix di stupefacenti e alcol, ma ancora peggiore è quello con gli psicofarmaci. Il problema grande è legato al mercato sommerso, alla rete internet che offre molte possibilità per acquistare questi farmaci di questo tipo».
Alcolici. «Sul nostro territorio il fenomeno è molto rilevante e sono circa 200 i casi che seguiamo nelle nostre sedi per dipendenze patologiche», conferma il direttore del Serd. «L’età è più alta, con oltre il 60 per cento delle persone che ha più di 40 anni. Un fenomeno prevalentemente maschile tra gli adulti, mentre sono di più le ragazze in età inferiore».
Gioco d’azzardo. Attualmente sono una ottantina i pazienti con queste problematiche e nel 60 per cento dei casi si tratta di dipendenza patologica da slot machine e videolottery. Il 24 per cento da altre forme di gioco d’azzardo, quindi in quantità minore Gratta e Vinci o Lotto. Pochi i giovani che finiscono in questo circolo vizioso, perché la media d’età è di 50 anni tra chi si rivolge ai Serd. Una dipendenza, in crescita, che si ripercuote su lavoro e famiglia in maniera pesante».
Tabagismo. Rimane l’allarme in questo ambito soprattutto tra i giovanissimi. Se è vero che aumentano gli adulti che decidono di smettere, sono sempre molti i ragazzini che iniziano a fumare già alle scuole medie. L’adulto sente il bisogno di smettere, i giovani cominciano per sentirsi più grandi e per spirito di emulazione.
Internet. «Giochi online e chat stanno creando problemi tra i ragazzi», conclude Alessandro Pani, «utilizzando in maniera compulsiva questi strumenti, e andando poi a compromettere le attività della propria giornata ma anche altri settori della vita. In questi casi bisogna capire cosa li porta a estraniarsi dalla famiglia o dagli amici. Dietro c’è sempre un motivo che li spinge».
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