«Droghe leggere da liberalizzare»
Jesolo. Annuncio su Facebook di Vanin, comandante della polizia locale: «Eviteremmo tanti sforzi»
JESOLO. Sul suo profilo Facebook personale ha lanciato un messaggio verso la liberalizzazione delle droghe leggere. Nulla di strano se non fosse che a farlo non è stato un cittadino qualunque, ma il comandante della polizia locale di Jesolo, Claudio Vanin. L’integerrimo ufficiale, che da anni coordina il comando di Jesolo, impegnato nel severo contrasto all’abusivismo commerciale e allo spaccio al lido, si è lasciato andare a uno sfogo sui social, come spesso accade sul suo profilo personale, “Claudio Vanin” che però ha qualcosa come 5 mila “amici” che lo seguono con costanza e ammirazione. E, infatti, dopo qualche minuto erano già un centinaio i post di chi commentava questa sua uscita in qualche modo pubblica, seppure in rete.
Molti i contrari, quelli preoccupati per una liberalizzazione che incrementerebbe solo lo spaccio e il consumo senza più controllo, soprattutto in una città come Jesolo sospettata di un allargato giro di droga, anche pesanti, con tanti insospettabili consumatori di cocaina. In ogni caso si parlava solo di droghe leggere. La discussione si è animata ed è continuata tra favorevoli e contrari, più o meno in egual misura. E c’è anche chi ha criticato il fatto che a scrivere certi post così delicati per gli argomenti trattati fosse stato un comandante della polizia locale, precisamente il comandante della polizia locale di Jesolo.
Vanin è stato il primo “comandante social” nel territorio, che sul profilo istituzionale della polizia locale di Jesolo ha iniziato a informare in tempo reale sulle operazioni di polizia nel territorio, attirando anche invidie e minacce di denuncia. Sul quello personale ha affrontato discussione sugli argomenti più disparati e così le critiche sono aumentate tanto che anche in amministrazione comunale sindaco e giunta si sono spesso chiesti se fosse opportuno. Ma il comandante ha sempre precisato che il profilo istituzionale serviva appunto per controllare gli eccessi della rete e correggere eventuali errori riportati dai cittadini in merito alle operazioni di polizia.
Anche esponenti politici lo hanno attaccato e in passato Rodolfo Murador di Sinistra per Jesolo è stato molto duro con Vanin, in rapporto al suo incarico, per certo sue posizioni esternate sui social.
«Il mio post sulle droghe leggere», spiega Vanin, «per prima cosa lo ho scritto sul mio profilo personale, indipendentemente dal fatto che abbia tanti contatti, e non su quello istituzionale della polizia locale jesolana. Sono due cose distinte e ben diverse. Per il resto, credo che, alla luce dello sforzo e del lavoro che svolgiamo quotidianamente contro lo spaccio e delle pene limitate in cui incorrono i trasgressori, con spacciatori che non vanno mai dentro e se la cavano quasi sempre, sarebbe meglio una liberalizzazione che taglierebbe questa rete di spaccio di piccolo calibro, intanto. Lavoriamo davvero molto contro lo spaccio e poi sono tutti fuori. Giuste invece», conclude, «le pene severe per chi guida poi sotto l’influsso di alcol e sostanze stupefacenti».
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