Droga, traffico internazionale Belkassmi resta in carcere

Aveva chiesto gli arresti domiciliari a casa della sorella a Fossò. Niente da fare. Il Tribunale del Riesame ha bocciato l’istanza proposta da Abdelaziz (detto Aziz) Belkassmi, 37 anni, marocchino...

Aveva chiesto gli arresti domiciliari a casa della sorella a Fossò. Niente da fare. Il Tribunale del Riesame ha bocciato l’istanza proposta da Abdelaziz (detto Aziz) Belkassmi, 37 anni, marocchino esponente di una delle famiglie protagoniste del traffico di hashish ad altissimo livello nel Triveneto: ha già patteggiato 5 anni di carcere per spaccio ed è tuttora indagato nell’ambito della vasta operazione anti-droga scattata nel Padovano il 5 giugno scorso. Tuttavia il fascicolo che riguarda la sua posizione è stato stralciato e d’ora in poi se ne occuperà la Procura di Venezia. Ma chi è Abdelaziz Belkassmi, titolare di una licenza commerciale a Monselice in via Cavallotti, un immigrato che non ha problemi di disponibilità economiche? I giudici del Riesame sono chiari: «È un soggetto di rilevantissima pericolosità sociale dedito al traffico internazionale della droga, spacciatore sistematico in Italia» scrivono. Rifornisce i suoi clienti di hashish a chili: non a caso (da qui il patteggiamento) il 29 ottobre 2011 consegna a un connazionale, a Fossò, ben 6 chili di “erba” in un colpo solo.(cri.gen.)

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