Droga per gli studenti, due in manette
Da un controllo effettuato sugli studenti che frequentano via Roma e la stazione delle corriere è emerso un vasto e preoccupante giro di spaccio di droga e sono stati sequestrati quattro chili di marijuana e mezzo chilo di Mdma, una metanfetamina dagli spiccati effetti eccitanti anche se non propriamente psichedelici. Gli agenti antidroga della Squadra Mobile hanno quindi arrestato venerdì pomeriggio due ragazzi di poco più di vent’anni, uno residente a Mogliano e l’altro a Scorzè, e denunciato tre i studenti trevigiani da cui è partita l’indagine.
La complessa inchiesta è nata da un controllo effettuato su alcuni studenti in uscita da scuola nei pressi della stazione delle corriere di Treviso in via Roma da parte degli agenti delle Volanti. La zona è al centro da tempo di un ampio dibattito sul tema della sicurezza.
Gli esiti delle perquisizioni hanno quindi permesso di dare il via ad una operazione che ha svelato un incredibile giro di droga da discoteca, e non solo, a Treviso e in tutta la provincia.
Tutto è nato da tre ragazzi trovati in possesso di droghe leggere ma molto ben confezionate, all’interno di bustine sottovuoto. Da qui l’approfondimento di indagine a cura dell’antidroga della Squadra Mobile che ha portato alla scoperta di 425 grammi di Mdma, per un valore di 80 mila euro, e quattro chili di marijuana, custoditi dentro un’enorme valigia, per il valore di circa 40 mila euro. La prima era all’interno dell’appartamento di Scorzè di uno dei due arrestati, la seconda all'interno dell’abitazione di Mogliano dell’altro.
In manette sono finiti un ventiduenne, Andrea Bisello pizzaiolo di Scorzè, e un venticinquenne, Nicolò Umberto Bastia promotore finanziario di Mogliano ma residente a Preganziol. Erano due insospettabili, senza nessun precedente con la giustizia e con due lavori stabili che nascondevano la loro principale occupazione: lo spaccio della marijuana e di Mdma a giovani e giovanissimi studenti trevigiani e veneziani.
I due giovani, secondo quanto accertato dagli investigatori, nascondevano le sostanze da mettere sul mercato in due stanze di un appartamento di Mogliano che avevano appositamente affittato e che usavano come deposito. Nell'abitazione vivevano stabilmente tre altri giovani che al momento risultano completamente estranei all’attività di indagine.
L’inchiesta della sezione narcotici, come detto, era partita da un controllo svolto da una pattuglia delle Volanti in via Roma: alcuni giorni fa gli agenti avevano fermato un ventunenne e un diciottenne. Gli accertamenti hanno permesso di risalire ad un terzo studente, spacciatore, che aveva in tasca cinquanta grammi di marijuana ben confezionata. Da qui si è poi risaliti ai pusher di Scorzè e Mogliano.
«Si tratta di spacciatori di tutto rilievo anche per la tipologia di droga sequestrata degli agenti», ha spiegato ieri Claudio Di Paola, dirigente della Squadra Mobile, «a preoccupare è stato anche il sequestro di una notevole quantità di Mdma, sostanza sintetica dagli effetti devastanti».
Domani, in tribunale a Treviso, i due ragazzi saranno ascoltati dal giudice delle indagini preliminari Umberto Donà. Sarà importante capire se vorranno rispondere alle domande che porrà loro il magistrato. L’obiettivo degli agenti antidroga della Squadra Mobile è ora quello di ricostruire l’esatto percorso della droga e, in questo modo, individuare il canale attraverso il quale i due ventenni si rifornivano. A preoccupare è soprattutto l’ingente quantità di Mdma trovata dagli agenti all’interno dell’appartamento di Scorzè.
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