Droga nel locale di Viola «Offesa alla memoria»

FotoAgenziaCandussi/Mion/Marghera/via del commercio/ bar Viola
FotoAgenziaCandussi/Mion/Marghera/via del commercio/ bar Viola

La signora Viola precisa che il bar trattoria, storico locale di via del Commercio, a ridosso del porto commerciale di Marghera, non porta più il suo nome. Il locale, da quando lei ha lasciato la gestione a gennaio dopo la morte del figlio, è gestito da due quarantenni e ha preso il nome di “Da Giuliano e Marco”. Gli attuali titolari, Uno di loro, Giuliano Berlendis, è stato arrestato venerdì dai carabinieri perché trovato in possesso nella sua abitazione di quasi un chilo di hashish confezionato in ovuli e di quattro grammi di cocaina. Oltre a 8000 euro in contanti. Secondo i carabinieri del Nucleo Operativo radiomobile l’uomo oltre a spacciare nella sua abitazione, lo faceva nel locale.

Questo, per la signora Viola, è stato un colpo al cuore anche perché, dice: «offende me e la memoria di mio figlio». La trattoria è stata anche protagonista del film di Andrea Segre, su Marghera, presentato nell’ultima Mostra del Cinema del Lido.

Ricorda Viola: «Quando a gennaio è morto mio figlio l’Autorità portuale, proprietaria dell’immobile ha compreso le mie difficoltà. Io sono riuscita nel frattempo a trovare queste due persone che potevano gestire il locale. Ma quanto è successo non va assolutamente bene e offende la memoria di mio figlio». —

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