Droga ai minori, raffica di patteggiamenti
MARTELLAGO. I carabinieri l’avevano chiamata operazione “Coca Party” e aveva permesso di scoprire chi teneva le fila di un ricco mercato di spaccio di stupefacenti, tra Mestre, Zelarino e Martellago, con molti clienti anche minorenni e un incasso di decine di migliaia di euro a settimana: una banda italo-albanese, tutta residente nel Veneziano.
Ieri, a un anno di distanza dagli arresti, davanti al giudice per le udienze preliminari Alberto Scaramuzza, il pubblico ministero Giovanni Zorzi e le difese, si sono accordate per una serie di patteggiamenti, un indagato è stato condannato con rito abbreviato, un altro ha scelto di essere processato in aula.
Flavio Petenò, 56 anni di Martellago, considerato uno dei protagonisti del sodalizio (pregiudicato veneziano con passati legami anche con la Mala del Brenta, difeso dall’avvocato Marco Zanchi) ha patteggiato un anno in continuazione con delle precedenti sentenze: è in affido e lavora all’esterno. L’albanese Ermail Sulejmal, 26 anni, residente a Zelarino (rappresentato, come altri imputati, dall’avvocato Roberto Baglioni) ha patteggiato 4 anni e 14mila euro di multa; il 28enne Jetmir Regtina detto “il cugino” ha patteggiato 3 anni e 10 mesi in continuazione; il fratello Retgina Fatbardh, residente a Spinea, un anno e 8 mesi con la sospensione della pena .
Adriano Castellaro, soprannominato “il pitusso” (il pulcino), 60 anni, di Chirignago, ha patteggiato con l’avvocato Cristina Martini 1 anno e 6 mesi, con la sospensione della pena.
Mhillaj Skender, 29enne residente Chirignago (rappresentato dall’avvocato Pietramala) ha scelto, invece, il processo con rito abbreviato, che garantisce uno sconto di un terzo della pena. Risultato: per lui una condanna a 4 anni di carcere (il pm Zorzi aveva chiesto 4,8) e 14mila euro di multa: è libero. Infine, Adri Baqjraktari, 30 anni, difeso dall’avvocato Andrea Coppola, è stato rinviato a giudizio e per lui il processo si aprirà il prossimo 12 luglio.
Secondo l’indagine della Compagnia carabinieri di Mestre assieme alla stazione di Martellago il sodalizio criminale che faceva soldi, anche decine di migliaia di euro a settimana, vendendo cocaina pure a minorenni, ma c'erano anche studenti ed operai. (r.d.r.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia