Droga: 400 richieste d'aiuto dai genitori di adolescenti

“Droga che fare?” è il servizio dell’Ulss 12 Veneziana a cui si sono rivolte tantissime famiglie preoccupate del coinvolgimento del proprio figlio nel consumo di sostanze stupefacenti

Venezia. Sono più di cento i genitori che nel 2015 si sono rivolti al servizio “Droga che fare?” dell’Ulss 12 Veneziana perché preoccupati per un possibile coinvolgimento del proprio figlio nel consumo di droga. Il servizio del SerD, così, ha già accolto in questi anni più di 400 richieste di sostegno: se ne è fatto carico e ha affrontato con i genitori il problema, sostenendoli per costruire insieme percorsi educativi e per affrontare al meglio l’eventuale uso\abuso di droghe e alcol dei figli. “L’aspetto più importante di questo servizio dell’Ulss 12 Veneziana – commenta il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – è lo sforzo per ridare fiducia ai genitori, per renderli di nuovo consapevoli delle proprie capacità di fronteggiare comportamenti a rischio tipicamente adolescenziali come alcol, droghe e altri comportamenti ‘di frontiera’ e pericolosi. Con il sostegno del servizio sanitario i genitori ritrovano un corretto atteggiamento educativo e possono tornare a fare molto in termini di prevenzione, a vantaggio dei loro ragazzi e della serenità del nucleo familiare”.

 “Droga che fare?” è uno spazio di consulenza preventiva che nello scorso anno ha seguito 107 genitori, 40 dei quali hanno costituito un nuovo contatto: “Si sono rivolti a noi – spiega la responsabile, la dottoressa Daniela Orlandini, che è psicologa e psicoterapeuta – sia padri che madri, pressoché in egual misura. La maggior parte di questi genitori temono o sono certi dell’uso di droghe, in particolare cannabinoidi, da parte del figlio adolescente. Si tratta di genitori tra i 45-59 anni (89%), nella stragrande maggioranza italiani (91%), per il 64% coniugati e il 30% separati o divorziati, con figli tra i 12-24 anni, per due terzi minorenni che vivono in casa con uno o entrambi i genitori e che sono studenti o in cerca di prima occupazione

In questi anni più di 400 genitori hanno beneficiato dell'attività di consulenza preventiva svolta presso il servizio: “Una piccola parte di questi genitori – continua la dottoressa Orlandini – è inviata dai servizi sanitari ospedalieri o territoriali, o dal Pronto Soccorso, o dal medico di famiglia. Ma la maggioranza degli adulti che ci contatta arriva in modo spontaneo, grazie soprattutto al lavoro di informazione che svolgiamo sul territorio, a partire dalle scuole. Il passaparola poi li aiuta a decidere, e a fare la scelta di chiederci un aiuto”.

 Ai genitori che si rivolgono a “Droga che fare?” si propone una consulenza preventiva articolata in più incontri, durante la quale si offrono informazioni, orientamento e sostegno rispetto ai problemi educativi e all'uso/abuso di droghe in adolescenza: “Sono molteplici – conclude la dottoressa Orlandini – gli interventi che si possono fare, sempre disegnati su misura rispetto alla situazione familiare e alle caratteristiche del ragazzo”.

Per incontrare gli operatori e ottenere aiuto da “Droga che fare?” – il servizio è gratuito e non serve impegnativa – basta telefonare allo 041.2608808: è attiva una segreteria telefonica, dove è possibile lasciare un messaggio per essere richiamati. La sede dedicata si trova in via Calabria 13, 1° piano, a Mestre-Venezia e vi possono accedere madri, padri, altri familiari, tutori, residenti in tutto il territorio dell’Ulss 12.

 
I NUMERI:

 Un anno di lavoro del servizio “Droga che fare?”

107 i genitori seguiti nel 2015, 40 i nuovi contatti, 400 i genitori già assistiti dal servizio

I 107 genitori assistiti nel 2015:

- erano pressoché in ugual misura padri o madri

- per l’89% si tratta di genitori nella fascia 45-59 anni

- nella stragrande maggioranza sono italiani

- il 64% è coniugato, il 30% è separato

L’età dei figli varia tra i 12 e i 24 anni, per due terzi si tratta di minorenni

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