Dramma nel dramma: il nonno colto da malore
PORTOGRUARO. Dramma nel dramma. Venerdì 29 il nonno del bambino ferito da un cerchione per motivi ancora poco chiari si è sentito male. Le sue condizioni di salute sono cagionevoli, ma la tensione di questi giorni deve averlo tradito. L'uomo è stato trasferito al pronto soccorso dell'ospedale di Portogruaro. Le sue condizioni non sembrerebbero gravi. Tuttavia il suo quadro clinico viene costantemente monitorato. Ha superato da qualche tempo gli 80 anni.
É circondato da un altro figlio e da altri parenti e la bella casa delle campagne giussaghesi è sicuramente più vuota senza la presenza del bambino di 4 anni che sta ancora lottando tra la vita e la morte. Il padre e la madre del piccino ogni giorno sono a Padova, al capezzale del loro figlio. L'ospedale patavino è diventato il crocevia della sofferenza delle persone segnate nel portogruarese nelle ultime due settimane da fatti di cronaca molto gravi. Si pensi a padre e figlio, Sergio e Simone Mazzardis, che sono morti a distanza di qualche giorno, investiti dall'esplosione di una bombola di gas a casa loro, a Sette Sorelle. Questa però è una tragedia comunque diversa. Perchè non è ancora morta la speranza. E' altrettanto brutta. Perchè sono coinvolte molte persone e perché ci sono due minorenni, tra cui il cuginetto, indagati.
L'altra sera tutto il paese ha partecipato con trasporto alla recita di un santo rosario. Pregando 50 volte la Madonna i residenti di Giussago hanno voluto mostrare la loro vicinanza al piccolo, ai genitori, e anche agli altri due coinvolti. Invocando la verità. A questo punto la pretende l'intera comunità, che appoggia l'operato dei carabinieri intervenuti. I militari dell'Arma non lasciano nulla al caso. A questa vicenda stanno collaborando molto attivamente i carabinieri della stazione di Portogruaro, di Villanova di Fossalta e i militari del Nucleo Radiomobile di Portogruaro. Il capitano Michele Laghi sta seguendo personalmente la vicenda, e sta facendo lavorare i suoi uomini in grande serenità, consapevole che molto è stato fatto, e che molto altro comunque resta da fare. Adesso però c'è la consapevolezza che non soltanto i militari portogruaresi, la gente di Giussago e un'intera comunità, quella di Portogruaro, vogliono sapere come sono andate le cose. Ci sono anche i magistrati della Procura dei Minori di Trieste che quasi certamente, da qui ai prossimi giorni, convocheranno gli adolescenti protagonisti di questa drammatica vicenda. Con la speranza che le accuse, lesioni colpose e abbandono di minore, non si evolvano in reati ancora più gravi. Nessuno lo vuole. Vorrebbe dire che le condizioni del bambino sarebbero peggiorate.
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