Dounia morta a 3 anni doppia cerimonia cattolica e islamica
MUSILE. Dolore e sgomento per la perdita di una bimba così piccola. Ha suscitato profondo cordoglio anche in tutto il Basso Piave la notizia della prematura scomparsa di Dounia Montagner, vinta dal male ad appena 3 anni. La bimba viveva con i genitori, mamma Asmaa e papà Giancarlo, a Sant’Andrea di Barbarana, frazione di San Biagio di Callalta, nel trevigiano. Ma i nonni paterni, Florio Montagner e Antonietta, sono originari di Musile, dov’è cresciuto anche il padre della piccola. E nel cimitero di Musile adesso riposerà la piccola Dounia, dov’è stata sepolta ieri pomeriggio con una preghiera in rito islamico, religione della madre.
In paese in tanti hanno espresso sentimenti di cordoglio e vicinanza per questa famiglia, discreta e riservata, colpita da un terribile lutto. Per la piccola Dounia sono stati organizzati due momenti di commiato. Un momento di preghiera, accompagnato dalla recita del Rosario, si è svolto venerdì sera nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea di Barbarana. Mentre ieri un momento di cordoglio è stato osservato nel centro di preghiera islamico di San Donà, prima della sepoltura in cimitero.
Se ne è andata il giorno di San Valentino. Volata via così, come un piccolo angelo, a soli 3 anni. Dounia Montagner, di Sant’Andrea di Barbarana, si è dovuta arrendere a quel male che l’aveva colpita da qualche mese. A nulla sono valse le terapie ed i tentativi di ristabilire il suo quadro clinico da parte delle équipe mediche trevigiane che l’hanno assistita nel periodo di malattia. È mancata all’ospedale civile Ca’Foncello, dov’era ricoverata, attorniata dall’affetto di mamma Asmaa e papà Giancarlo, che dal 2015 lavora come guardarobiere in un’altra struttura ospedaliera, quella di San Donà.
Due genitori, Asmaa e Giancarlo, chiamati nel giro di qualche tempo ad una delle prove più dure: la perdita di un figlio, l’unico della coppia, in tenera età. Ed in questi giorni, papà e mamma, sono più che mai chiusi nel proprio dolore. Un dolore troppo grande, a cui però si è aggiunto quello di tutta Sant’Andrea.
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