«Dossier Venezia, decideremo insieme» Brugnaro-Toninelli, vertice a Ca’ Farsetti

Il ministro ieri pomeriggio in Comune: «Il vostro sindaco è un gran parlatore, i prossimi mesi saranno risolutivi» 

VENEZIA. Soluzioni ancora no. Ma l’impegno a «studiare le carte» e a tornare in laguna per prendere decisioni non calate dall’alto c’è tutto. «Penso che per Venezia le prossime settimane e i prossimi mesi siano risolutivi», dice il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Interpress/Gf.Tagliapietra. 05.11.2018.- Contestato il ministro Toninelli a Venezia
Interpress/Gf.Tagliapietra. 05.11.2018.- Contestato il ministro Toninelli a Venezia

Di ritorno dal sopralluogo in Cadore, trova il tempo per una visita al sindaco Luigi Brugnaro. Esce da Ca’ Farsetti – eccessivamente blindata e circondata da decine di poliziotti e vigili, inaccessibile al pubblico – dopo un’ora di colloquio a porte chiuse.

Interpress/Gf.Tagliapietra. 05.11.2018.- Contestato il ministro Toninelli a Venezia
Interpress/Gf.Tagliapietra. 05.11.2018.- Contestato il ministro Toninelli a Venezia

«Il vostro sindaco è un gran parlatore, una persona simpatica», commenta, «i dossier su Venezia li 'ho sulla scrivania. Li sto prendendo in mano in maniera molto pragmatica, come mi pare essere lo stesso sindaco. Ci siamo dati appuntamento tra qualche settimana per verificare insieme i vari problemi».

Sulle soluzioni non si sbilancia: «Quando ne avrò un paio per ogni dossier torno qua e ne discutiamo. Non voglio calare le decisioni dall’alto». Poco prima una delegazione di comitati contro le grandi navi in laguna erano riusciti a bucare il cordone di celerini. E a consegnargli un documento che ribadisce la richiesta di comparare i progetti ed escludere le navi incompatibili dalla laguna.

All’uscita dal Palazzo il ministro scambia i giornalisti per «No Navi». «Ancora? Ma non mi avete consegnato un documento poco fa?». Poi si ferma a spiegare. «Abbiamo parlato soprattutto di maltempo e di emergenza», dice, «e in capo a qualche settimana, studiate le carte, ci ritroveremo».

«Mi sembra un metodo giusto, condivisibile», commenta soddisfatto il sindaco Brugnaro. Le posizioni sono in qualche caso ancora diverse. Proprio sulle navi la base dei Cinquestelle insiste per una soluzione «fuori dalla laguna».

Ma il ministro sembra possibilista anche sull’ipotesi Marghera. Ieri nella sua puntata in laguna non era accompagnato da compagni di partito né dai Cinquestelle locali, che lo hanno intercettato per qualche minuto in municipio. È arrivato a bordo di un motoscafo della Capitaneria.

«Il fatto che il ministro sia venuto mi pare un segnale importante e positivo», dice Brugnaro. Nel merito, ammette che decisioni non ce ne sono. «Noi abbiamo chiesto che i tempi adesso siano rapidi», continua il sindaco, «del resto il governo è qui da 3-4 mesi, e in questo periodo è successo di tutto...»

Sulle navi che decisione arriverà? Brugnaro se la ride. «Beh per questo gli incontri si fanno a porte chiuse, no...? Abbiamo dato al ministro tutta la documentazione. Abbiamo detto che lo aspettiamo qui a braccia aperte». Si parla anche di Mose e di Comitatone, che il ministro si impegna a convocare al più presto. Il sindaco ribadisce la richiesta per la gestione affidata alla città.

Toninelli affronta anche la questione della fine commissariamento del Consorzio Venezia Nuova, che dura da quattro anni. «È una delle ipotesi», dice Toninelli, «ma nulla è deciso. Stiamo pensando a una soluzione. Quando sarà pronta la diremo». —


 

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