Dossier Unesco, lo stop M5s «Vogliamo vedere il ministro»
VENEZIA. Il dossier Unesco è pronto. Ma i Cinquestelle non ci stanno. «Abbiamo chiesto un incontro urgente al ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli», annuncia la parlamentare veneziana Orietta Vanin, «mancano alcune cose. Come il deposito Gpl di Chioggia e il coinvolgimento degli altri comuni della gronda».
Si riapre una polemica che sembrava chiusa. I parlamentari grillini insistono: «Il dossier è stato fatto senza convocare il comitato di pilotaggio. Senza sentire gli altri comuni». Lo aveva scritto il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro al ministro Bonisoli. Da Ca’ Farsetti la replica. «Sono state fatte riunioni e accolte anche le osservazioni dei dirigenti del comune di Chioggia. Per il Gpl eravamo fuori tempo massimo».
Ma adesso l’obiettivo, dicono in Comune, è quello di superare le polemiche locali. Ed evitare l’espulsione di Venezia dal nucleo dei «siti Patrimonio dell’umanità».
Dossier spedito dal ministero, già in viaggio verso la sede Unesco di Parigi. Che potrà chiedere, entro i prossimi sei mesi, altri approfondimenti e chiarimenti allo Stato parte. Cioè al governo italiano.
Sei erano le criticità sollevate dall’organizzazione mondiale per a protezione del patrimonio culturale sul «sito Venezia», dopo l’ispezione del 2015.
«I fattori che influenzano il sito», scriveva il rapporto finale degli ispettori, «sono gli effetti derivanti dalla infrastrutture di Trasporto; gli strumenti di pianificazione inadeguati: gli impatti del turismo, compresi i danni al contesto culturale, attraverso la trasformazione di residenze per alloggio turistico o per uso commerciale; proposte per grandi infrastrutture, progetti di navigazione, nuovi terminal, porti turistici e strutture per il tempo libero in laguna e nelle immediate vicinanze; potenziali impatti ambientali negativi causati da imbarcazioni a motore, navi da crociera e petroliere».
Cosa si è fatto per rispondere a quelle contestazioni?
Il dossier compilato dal Comune prevede una serie di risposte articolate sulle attività avviate. Sul fronte grandi navi, il «progetto per il nuovo terminal crociere a Marghera», approvato dal Comitatone nel novembre 2017. «Una strada segnata», dice il sindaco Luigi Brugnaro, «adesso aspettiamo risposte operative dal nuovo governo. Ma è stato avviato il percorso per togliere le grandi navi da San Marco come chiedeva l’Unesco». Sul turismo il piano del Comune prevede provvedimenti per «limitare la locazione turistica». «Non sono gli alberghi il problema», ha ribadito il sindaco a un recente convegno dell’Ocse, presente il vicedirettore generale dell’Unesco Xing Qu . «Enjoyrespectvenice» e i primi risultati della sperimentazione per contare le persone con la Smart Control room, la nuova centrale operativa al Tronchetto e la richiesta di una «tassa di sbarco» al governo per i turisti giornalieri che arrivano con il treno o i Gran Turismo. E poi, una stretta alle locazioni turistiche degli appartamenti. Basterà per evitare l’espulsione? —
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