Dormivano in 8 in un mini pieno di merce contraffatta
JESOLO. Vivevano in 38 metri quadrati lungo via Bafile, otto bengalesi schiacciati in un appartamento oltretutto colmo di merce che era destinata alla vendita abusiva spiaggia. La polizia locale ha fatto irruzione nell’appartamento-deposito la cui capienza massima era calcolata per tre persone. Il covo era a due passi da piazza Mazzini, nel cuore del lido. L’appartamento è stato individuato all’altezza del 29° accesso al mare di via Bafile grazie a una segnalazione. Gli agenti si sono recati sabato mattina per una verifica e hanno trovato all’interno otto cittadini bengalesi e novi posti letto. Oltre alla presenza irregolare degli immigrati, risultati poi tutti venditori ambulanti abusivi, gli agenti hanno trovato all’interno dell’immobile ben 700 pezzi di materiale vario destinato alla vendita abusiva lungo l’arenile, tra abiti e oggettistica. La merce è stata tutta sequestrata.
Per il sovraffollamento abitativo, è risultato che il locale fosse regolarmente stato ceduto in comodato d’uso a un cittadino bengalese, come avviene in questi casi, e per la metratura poteva ospitare massimo tre persone. È stato pertanto elevato un verbale al conduttore del contratto con una sanzione di 450 euro. La polizia locale ha intimato il ripristino dello stato dei luoghi secondo la legge, pena il sequestro amministrativo dell’immobile al secondo accertamento. Se l’appartamento non verrà liberato entro tre giorni dalla diffida verrà sgomberato d’ufficio e verranno apposti i sigilli. Una severità che fino a oggi ha consentito di sigillare già diversi appartamenti sul litorale.
La linea dura voluta dal sindaco, Valerio Zoggia, e dall’assessore alla sicurezza, Luigi Rizzo, in accordo con il comandante del corpo, Claudio Vanin, ha dato ottimi risultati e ridotto di molto il numero di abusivi sulle spiagge di Jesolo. La tensione è sempre molto alta e i controlli sempre più serrati con il progredire della stagione estiva.
A giorni, precisamente il 19 giugno, entrerà in azione anche l’unità cinofila che già ha iniziato a prendere conoscenza e confidenza con i territori caldi che saranno controllati costantemente. Il pastore tedesco Zico sarà dunque un valido supporto in particolare contro lo spaccio di stupeface. una delle piaghe dell’estate soprattutto per i giovani.
Giovanni Cagnassi
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