Dopo Zucchero arriva anche la Fenice

Il Sovrintendente del Teatro Ortombina: «L’Orchestra tornerà a suonare a San Marco. E intanto Zucchero compra casa in Giudecca
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA- ZUCCHERO
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA- ZUCCHERO

VENEZIA. Piazza San Marco, si parte con Zucchero, ma poi arriverà anche la Fenice. Il doppio concerto del bluesman emiliano Zucchero annunciato dal sindaco Luigi Brugnaro per il 3 e 4 luglio - riportando la musica dal vivo in Piazza dopo circa sette anni - aprirà anche la strada al futuro utilizzo dell’area marciana anche da parte del Teatro La Fenice, soprattutto per un’attività concertistica di grande livello. I contatti con l’Amministrazione sono già in corso, come conferma anche il sovrintendente della Fenice Fortunato Ortombina.



«Sono assolutamente entusiasta della riapertura di Piazza San Marco alla grande musica», commenta Ortombina, «perché Zucchero è un grande artista che merita assolutamente un palcoscenico come Piazza San Marco. L’importante è che tutto sia organizzato nel modo migliore, ma non ho dubbi su questo, cancellando così l’immagine “circolata” nel mondo di Piazza San Marco dopo il concerto dei Pink Floyd, con l’area marciana piena di immondizie e la foto di chi aveva scelto di fare pipì di fronte alla Basilica.

Tra l’altro ho conosciuto Zucchero a Modena, durante i funerali di Luciano Pavarotti, di cui era amico e per cui aveva anche cantato nelle edizioni di “Pavarotti and friends”. Si aprirà così una strada che sono convinto che si allargherà anche alla Fenice, che potrà tornare a suonare con la sua orchestra in Piazza San Marco». C’è già un’idea precisa, come spiega ancora il sovrintendente della Fenice. «Il mio sogno è portare ogni anno, in estate, l’orchestra della Fenice», spiega Ortombina, «insieme ad un’altra grande orchestra internazionale a rotazione, a suonare la “Nona” di Beethoven diretta dal maestro Chung».

Una specie di contrapposizione estiva al Concerto di Capodanno della Fenice. «Abbiamo già iniziato a discuterne con il Comune», spiega Ortombina, «rinverdendo una tradizione in fondo antica, perché negli anni Cinquanta un grande tenore come Carlo Bergonzi aveva ad esempio cantato in Piazza San Marco ne “La Cavalleria Rusticana”». L’altro «sogno» di Ortombina e la Fenice per l’area marciana è il ritorno nel cortile di Palazzo Ducale, come già cinque anni fa, per la rappresentazione dell’”Otello” nel suo scenario naturale.

«Allora ci aiutò anche l’anniversario verdiano», ricorda Ortombina, «ma vorremmo tornare a riportare quell’opera d’estate al Ducale. Allora c’era chi temeva il suono della “Marangona” la campana maggiore del Campanile di San Marco, a turbare la musica dal vivo. Ma il maestro Chung, che dirigeva anche allora l’opera, fu perfettamente in grado di calcolare i tempi tra il terzo e il quarto atto, il modo che il suono della campana risuonasse in tutta la sua maestosità, senza sovrapporsi alla musica».

In attesa della Fenice, però, quest’estate si comincia con Zucchero, che in laguna è diventato ormai di casa, ha preso parte anche alla Festa di Capodanno temuta dal sindaco nella «sua» Scuola Grande della Misericordia. L’occasione in cui sarebbero tra l’altro stati presi i primi contatti per il doppio concerto estivo a San Marco.

E il cantante avrebbe anche già comprato casa in laguna. E il suo «pied-à-terre» veneziano dovrebbe essere - secondo i bene informati - alla Giudecca.

Dove tra l’altro già da diversi anni ha preso casa - per le sue visite veneziane - anche un’altra rockstar di fama mondiale come Elton John. E chissà che proprio il precedente non abbia ispirato anche il nostro cantante nella scelta della destinazione veneziana.

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