Dopo San Donà, “Scout speed” anche a Noventa

In funzione il rilevatore di velocità a bordo delle auto dei vigili che non lascia scampo e contro il quale sono partiti i primi ricorsi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - AUTO DELLA POLIZIA LOCALE EQUIPAGGIATA CON SISTEMA "SCOUT SPEED" PER .RILEVAMENTO INFRAZIONI
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - AUTO DELLA POLIZIA LOCALE EQUIPAGGIATA CON SISTEMA "SCOUT SPEED" PER .RILEVAMENTO INFRAZIONI

NOVENTA. Distretto di polizia locale, si parte a Noventa. E anche qui sarà attivato lo scout-speed, rilevatore dinamico di velocità che a San Donà, da luglio, ha permesso di rilevare circa 1200 infrazioni con altrettante sanzioni in arrivo o già notificate agli automobilisti.

Numeri che hanno sollevato polemiche a San Donà, interventi dei consiglieri di opposizione, come Enrico Fingolo che ha criticato l’eccessiva severità. È anche vero che sono però diminuiti gli incidenti stradali, con una media di circa 300 multe al mese rilevate dall’auto della polizia locale in movimento. Si preparano comunque già alcuni ricorsi da parte dell’avvocato Luca Pavanetto che sta assistento alcuni dei multati. Il distretto di polizia è comunque una realtà a partire da oggi, tra San Donà, Musile e Noventa di Piave. Si riparte di nuovo da Noventa, dove saranno agenti del Comando sandonatese ad operare con i colleghi locali.

Multe con lo “scout speed” pronti i primi ricorsi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - AUTO DELLA POLIZIA LOCALE EQUIPAGGIATA CON SISTEMA "SCOUT SPEED" PER .RILEVAMENTO INFRAZIONI

Svolgeranno le usuali mansioni, dal controllo della velocità, delle assicurazioni e delle revisioni dei veicoli, al controllo del territorio. «Finalmente siamo partiti con il servizio regolare e ora abbiamo fretta di rispondere alla richiesta di sicurezza dei cittadini», ha detto il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, «l’unica via è una gestione su scala più ampia che liberi risorse per il controllo del territorio. Un obiettivo perseguito almeno dal 2008 e che finalmente si realizza, dopo aver risolto pastoie burocratiche e questioni di competenze. Le sperimentazioni attuate in occasioni di grandi eventi hanno mostrato come la collaborazione tra i comandi possa dare esiti significativi».

I servizi di pattugliamento intercomunali si affiancheranno al personale dei comandi, alternandosi sui tre Comuni. Adesso, inevitabilmente, sorgeranno conflitti perché di fatto San Donà, Comune più grande, reggerà il maggior carico. E anche dal punto di vista salariale potrebbero sorgere delle contraddizioni. «L’attuazione di questo servizio, tra tre Comuni importanti che ricalcano quasi al completo l’idea di Città del Piave, è importante anche come modello», aggiunge il sindaco di Noventa, Alessandro Nardese, «il suo buon esito può essere il migliore invito ad altri Comuni ad aggregarsi alla convenzione di cui abbiamo fatto da apripista».

Giovanni Cagnassi

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