Dopo l’Enaip se ne va l’Antalgik

Il centro riabilitativo a Scorzè, trasloca a Noale anche il consorzio di bonifica: fuoco di fila su Pavanello
MIRANO. Via la scuola professionale Enaip, che finisce a Noale. Chiude anche il centro Antalgik, polo di riferimento per la diagnostica e la riabilitazione: andrà al centro San Benedetto di Scorzè. A Mirano si torna a parlare di emorragia di servizi in una città che ancora non ha digerito la partenza dell’Inps a Dolo. E siccome non c’è due senza tre, il colpo di grazia lo annuncia Giorgio Babato, candidato di “Insieme per il bene comune” : «Il consorzio di bonifica ha deciso di spostare la sede da Mirano a Noale: perso un altro ente storico. La sindaca ne era a conoscenza. Dopo inutili tentativi per trovare una soluzione per rimanere a Mirano, il consorzio Acque Risorgive è stata costretta a valutare altre ipotesi: Mestre o Noale e quest’ultimo ha offerto una soluzione più vantaggiosa».

Mentre Maria Giovanna Boldrin ha incontrato i medici che lavorano al Centro Vittoria per parlare della futura medicina integrata: «Ho raccolto le loro preoccupazioni e quelle dei cittadini che assistono impotenti allo svuotamento di servizi a Mirano», afferma la candidata del centrodestra, «la nostra città è sempre stata punto di riferimento di un’area vasta, ora si sta trasformando in un non luogo. Mancano politiche per evitare queste fughe». Annunci a raffica in poche ore, che scatenano il fuoco di fila anche dagli altri candidati nel fronte No-Pav: «Sono riusciti a rendere il più bel centro del triangolo Padova-Treviso-Venezia un paese da film western, dove a parte un po’di gente nei saloon sono solo balle di fieno che rotolano», chiosa Alberto Semenzato, Lega. Duro Luigi Gasparini, “La sinistra per Mirano”: «La sindaca ha rinunciato a governare. Chissà quanti altri servizi perderemo nei prossimi cinque anni se verrà rieletta». «A Mirano si vive bene grazie ai tanti servizi», ricorda Antonio Milan, 5 Stelle, «oggi invece tutti si spostano. Noi ci impegniamo perché la qualità della vita in città rimanga buona anche tra 20 o 40 anni».

Maria Rosa Pavanello respinge le accuse: «L’organizzazione su macroarea dei servizi è stabilita a livello regionale e risponde a criteri di ottimizzazione delle risorse, è scorretto dire che l’Inps ha lasciato Mirano, dove invece conferma i suoi servizi in municipio. Sull’Enaip ho sentito i responsabili e le Acli, la settimana prossima faranno un incontro con il parroco, proprietario dell’immobile, per trovare un accordo. Enaip ha deciso di puntare su Noale per potenziare l’offerta di scuole professionali in un Comune dove mancano i licei. A Mirano l’offerta formativa resta ampia, mentre per quanto riguarda Antalgik l’azienda sceglie di spostarsi a Scorzè perché c’è meno concorrenza di servizi sanitari. C’è l’ipotesi di mantenere a Mirano una clinica analoga con marchio diverso».

Filippo De Gaspari

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