Dopo le ruspe via ai progetti così sarà la Scorzè del futuro

Nella prossima primavera saranno abbattuti l’ex negozio di frutta e verdura e gli altri edifici tra via Cercariolo (Castellana) e via Treviso (Noalese). Dunque prosegue il progetto di demolizione dei vecchi immobili in centro a Scorzè e, dopo l’ultimo colpo di ruspa, si potranno aprire i cantieri per erigere dei rinnovati fabbricati, moderni e al passo coi tempi. Dovranno dare un volto diverso dall’attuale nell’area attorno alla chiesa secondo il piano redatto dall’architetto Gianni Rigo. Area che, lo ricordiamo, cambierà aspetto anche sotto il profilo viario, perché il consiglio comunale ha appena approvato il progetto delle due rotatorie sulla Castellana, una all’incrocio con la Noalese e l’altra con viale Kennedy.
L’obiettivo è chiaro: proiettare Scorzè nel futuro, lasciandosi alle spalle delle strutture fatiscenti e in disuso da tempo.
Se a primavera andranno giù altre vecchie mura, il 2020 potrebbe essere l’anno buono per partire con la costruzione di un altro fabbricato, prevendendo pure un percorso nel porticato sui due lati e di una piazzetta che funga da punto di ritrovo. Il primo abbattimento è datato metà gennaio scorso, quando finì in macerie l’ex edificio che un tempo ospitava il locale “Ribaciami Alfredo”: ormai chiuso, rappresentava uno dei simboli dell’abbandono.
Adesso, un po’ alla volta sta cadendo pezzo dopo pezzo della vecchia Scorzè, frutto anche degli accordi che sono stati trovati tra i proprietari nel recente passato. C’è tempo sino al 2024 per dare al capoluogo un po’ di freschezza; l’idea decennale è emersa a inizio 2014, figlia del vecchio piano Caprioglio del 1997 che poi non avrebbe mai avuto visto la luce. Alla fine, invece, è arrivata la variante Rigo, che ha studiato come riqualificare la superficie attorno al municipio, compresa tra via Martiri della Resistenza, via Cercariolo, via Roma e via Treviso.
Nella Scorzè pronta a guardare al futuro, sorgeranno edifici residenziali, si parla di poter avere 160 abitanti in più, ma anche spazi direzionali, commerciali, escluse quelle all’ingrosso, con nuovi 31 mila metri cubi. Inoltre l’architetto ha pensato a parcheggi sotterranei e all’edificio alto 21 metri da sette piani, la famosa “torre” che avrà base quadrata; in un primo momento sarebbe dovuto essere più alto e il simbolo di Scorzè ma poi si è puntato su un edificio con un piano in più del vicino condominio Moroni.
E se a tutto questo sommiamo il rilancio della storica Villa Conestabile, con il cantiere già aperto da qualche settimana per finire nella seconda parte del 2021 e trasformare l’immobile in un albergo a quattro stelle con venti stanze, un centro benessere nella zona parco, si capisce come in pochi anni il cuore di Scorzè potrebbe essere molto diverso da come lo si vede ora. —
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